I segreti di Brokeback Mountain
Brokeback Mountain
Regia
Ang Lee
Sceneggiatura
Diana Ossana,
Larry McMurtry
Fotografia
Rodrigo Prieto
Montaggio
Geraldine Peroni,
Dylan Tichenor
Musica
DylanTichenor,
Gustavo Santaolalla
Interpreti
Jake Gyllenhaal, Anne Hathaway, Heath Ledger, Randy Quaid, Michelle Williams, Graham Beckel, Linda Cardellini, Anna Faris, David Harbour
Anno
2004
Durata
134'
Nazione
Canada
Genere
western
Distribuzione
BiM Distribuzione

Ang Lee dice che ognuno di noi ha una propria personale 'Brokeback Mountain' nel cuore. Un posto segreto dove tornare, un traguardo che cerchiamo di raggiungere senza risultato, l’ultima illusione ma anche l’ultima ragione di vita, il sogno (o utopia) di una connessione totale con un’altra persona. Per Ennis e Jack, due rudi cowboys, Brokeback Mountain è qualcosa di più di una ripida catena rocciosa su cui pascolare le pecore. E’ il mondo in cui ritrovarsi, amarsi, essere se stessi.
Siamo a Signal, in Wyoming, terra di bovari e musica country, e siamo negli anni Sessanta, anni bui per l’omosessualità (e la libertà in genere). In un mondo in cui il massimo della vita è sposarsi, avere figli e magari farsi qualche giro al rodeo e al drive in, non c’è posto per due cowgays. Ennis e Jack questo lo sanno: sono sposati, hanno figli e una vita “regolare”. Ma si amano. La passione che li unisce è ben più forte delle regole ottuse di una società che li vorrebbe imprigionati dentro limiti definiti. Jack sembra capirlo ed è pure disposto a vivere fino in fondo la sua passione (e pagherà sulla propria pelle questa sua scelta), Ennis invece non è pronto a seguire le sue vere pulsioni e resterà intrappolato nel sistema (ma avrà sempre le montagne di Brokeback nel cuore).
Tratto dal racconto breve di Annie Proulx, “Brokeback Mountain” è il secondo film, dopo Il banchetto di nozze, a carattere omosessuale di Ang Lee. Ed è uno dei film degli ultimi anni che riesce a raccontare meglio l’amore tra due uomini. Il paradosso vuole che Lee non sia gay ma eterosessuale. Insomma una delle migliori storie gay raccontate da uno che gay non lo è. Esulando dai clichés più consueti sull’amore tra maschi e evitando di scadere nella melassa tipica dei drammi romantici (anche omosessuali ahimé) Lee riesce a delineare bene i caratteri di due anime sole in un mondo ostile, destinate ad una tragica complementarità, annientate dalle aspettative superficiali dell’universo western e machista. Leone d'Oro alla 62 Mostra Internazonale d'arte cinematografica di Venezia.
[marco catola]

Estate 1963. Ennis Del Mar e Jack Twist vengono assunti per guidare un branco di pecore per le valli di Brokeback Mountain. Entrambi reduci di un'infanzia solitaria e difficile, scoprono la passione e l'affetto reciproco. All'inizio l'impulso sessuale sembra rivivere in loro come fotocopia degli animali che hanno in custodia. Ma piano piano si trasforma in qualcosa di più e che va al di là delle loro aspettative. Finito il loro periodo di lavoro, tornano alle rispettive vite, si sposano, fanno figli, senza mai dimenticarsi.
Dopo 4 anni si ritrovano per cominciare una vita parallela, in cui rifugiarsi. Solo in essa riescono ad essere veramente partecipi e innamorati.
Un film tenero e insolito, in cui la figura forte e maschilista del cow-boy viene profanata, viene smontata e abbandonata per proporne una versione più romantica e sentimentale. Il pregio del film è di aver creato un'atmosfera non scabrosa, ma, al contrario, i due ragazzi riescono a suscitare compassione e tenerezza. I bellisimi paesaggi custodiscono il loro segreto e in essi vi fanno ritorno per
vivere momenti di affetto.
Film sul conflitto interiore, sulle costrizioni sociali. In uno sfondo western, che Ang Lee lascia intatto come da tradizione, con valli silenziose e disabitate,vengono raccontati sentimenti taciuti e passioni represse di due omosessuali che non possono vivere la loro condizione. Niente a che vedere con prove di forza e piglio eroico. Non cavalcate nelle praterie e duelli all'ultimo sangue. Solo due uomini smarriti e impacciati che ritrovano l'un l'altro le loro parti perdute. Nonostante tutto manca qualcosa perchè l'emozione entri veramente in circolo e sconvolga. Il tutto resta sospeso in una parvenza di normalità, senza picchi emotivi o sconvolgenti.
[sara lucarini]


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