A Natale mi sposo
id.
Regia
Paolo Costella
Sceneggiatura
Gianluca Bomprezzi, Edoardo Falcone, Paolo Costella
Fotografia
Enrico Lucidi
Montaggio
Mauro Bonanni
Scenografia
Cosimo Gomez
Costumi
Roberta Ciotti
Musica
Riccardo Eberspacker
Interpreti

Massimo Boldi, Vincenzo Salemme, Nancy Brilli, Enzo Salvi, Massimo Ceccherini, Elisabetta Canalis,
Teresa Mannino, Loredana De Nardis, Lucrezia Piaggio, Jacopo Sarno, Valeria Valeri, Simon Grechi

Produzione
Medusa Film, Mari Film
Anno
2010
Nazione
Italia
Genere
comico
Durata

97'

Distribuzione
Medusa Film
Uscita
26-11-2010
Giudizio
Media

Dal CinePanettone al CineTorrone il passo è breve. Link tra i due generi è quel Massimo Boldi che dopo l'abbandono con la fortuna ditta De Laurentiis-De Sica, cerca una nuova strada al successo commerciale costruendo film dopo film una nuova coppia comica con il napoletano Vincenzo Salemme. Al loro secondo tentativo dopo il fiacco Olè, ecco A Natale mi sposo, nelle sale cinematografiche italiane distribuito da Medusa con un'occupazione militare del circuito alla Independence Day: 550 copie.
Se il CinePanettone, dopo l'abbandono di De Sica vira verso una concentrazione di personaggi e situazioni, il CineTorrone di Boldi procede in senso inverso, con un accumulo, spesso inutile, di personaggi, situazioni, gag di cortissimo respiro e spesso mal riuscite, portate avanti da diversi transfughi del concorrente natalizio: Nancy Brilli, Enzo Salvi ed Elisabetta Canalis chiamata a fronteggiare il debutto della Belen versione sudafricana.
La sceneggiatura, nonostante le intenzioni dei protagonisti, rappresenta un puro canovaccio privo di originalità, che mette insieme l'una dopo l'altra come una sfilata, una comicità scatologica fatta di gag consumate e barzellette vintage. Poi si potrà discutere della volgarità o meno di questo tipo di comicità. Boldi in conferenza stampa ha difeso con convinzione la non-volgarità della comicità qui rappresentata, anche ammettendo in seguito che è questo il linguaggio a cui il pubblico è abituato.
Lasciando da parte queste querelle che si trascina da troppo tempo, A Natale mi sposo è un tentativo non riuscito di rinverdire i fasti del passato, attraverso una messa in scena piatta e di stampo televisivo, recitazioni sopra le righe in cui l'esperienza televisiva degli attori viene di sana pianta trasferita sul grande schermo, ignorando le differenze del mezzo espressivo.
L'unica nota lieta è il personaggio interpretato da Massimo Ceccherini, un giovane attratto da signore anziane con cui si intrattiene piacevolmente. Ma un'idea non fa un film e qualche battuta riuscita non rende una pellicola divertente. Indigesto.
[fabio melandri]