La
musica come sempre nei suoi lavori ha un ruolo importante.
In questo in modo particolare, ce ne vuole parlare?
Il film ha diversi elementi operistici, dalla musica alla
costruzione della trama medesima. I personaggi protagonisti,
appartenenti all’aristocrazia inglese, sono mecenati
dell’Opera, proprio come accade in America. Sapete poi
tutti come sia un grande appassionato di musica ed un mediocre
musicista. La cosa che più mi sorprende e quando mi
invitano a suonare con la mia band in questi immensi teatri
lirici davanti a migliaia di persone. Mi rendo anche conto
che la gente viene più a vedermi che non a sentirmi.
Se non facessi cinema, nessuno verrebbe a vedermi suonare.
Non
le sembra che i personaggi risultino alla fine troppo simpatici
allo spettatore e di conseguenza il male da loro rappresentato
venga in qualche modo “perdonato” troppo facilmente?
Ha colto nel segno. I personaggi sono così attraenti
e carismatici che possono permettersi di fare cose orribili,
odiose e tremende senza inimicarsi troppo lo spettatore che
continua sempre a provare simpatia per loro e tifare affinché
si salvino.
Nel
suo film esalta il ruolo della fortuna per spiegare il successo
nella vita. Quanto peso ha avuto la fortuna nella sua carriera?
Sono sempre stato molto fortunato nella mia vita. Sin dall’inizio
della mia carriera i critici sono stati molto generosi nei
miei confronti. Mi sono sempre trovato nel posto giusto al
momento giusto.
Lei
ha sempre affermato che ai suoi film, anche quelli giudicati
da molti dei capolavori, mancasse sempre qualcosa per essere
definiti tali. Ci vuol dire cosa mancano per giudicarli capolavori?
E’ l’elemento del genio che manca. Molti imitano
Checov per esempio, ma senza raggiungere la sua grandezza.
La genialità è un qualcosa di non quantificabile,
che hanno pittori, scrittori, musicisti e quant’altro.
L’unica cosa che penso mi separi dalla grandezza, è
me stesso.
Match
Point
è il suo primo film ambientato a Londra. Sia per questo
che per il finale, ricorda un po’ Sabotatori
di Hitchcock. E’ realmente così?
Sicuramente non si è trattato di un’ispirazione
diretta. Quando cresci guardando certi autori (Fellini, Bergman,
Hitchcock) è naturale che ti ispirino in seguito nel
tuo lavoro. Ma è un’influenza che si fa strada
piano piano dentro di te e non in modo intenzionale.
Vi
è una similitudine tra Match
Point e Crimini e Misfatti?
L’unico punto di contatto è l’omicidio
ed i tentativi per i suoi esecutori di evitare la giusta punizione.
Ma se in Crimini e Misfatti tutto ruotava intorno alla questione
morale, Match Point tratta semplicemente della fortuna. Noi
viviamo nell’illusione di controllare tutto. In realtà
controlliamo solo una piccola parte della nostra esistenza
e mai nulla delle questioni realmente importanti, come quelle
relative alla vita ed alla morte.
Il
suo film sembra affermare che non vi è colpa senza
senso di colpa. E’ così?
Ogni giorno vengono commessi reati che rimangono impuniti.
Il personaggio di Chris non è cattivo, almeno non all’inizio.
Non ha intenzioni malvagie. E’ un ragazzo sedotto dal
lusso, travolto dalla passione per una donna, che ad un certo
punto prende una decisione sbagliata. Nel finale tenta di
razionalizzare il senso di colpa che prova e lo fa citando
Sofocle e la sua affermazione che ‘il dono più
grande che si può fare al proprio figlio è quello
di non nascere’.
Il
cinema stà cambiando molto in questi anni anche se
lei ci propone oggi un film che potremmo definire classico.
Ci sono due cambiamenti fondamentali in atto. Il primo è
quello tecnologico. Oggi il contenuto del film è la
tecnologia. Non ci sono più storie, non c’è
più interesse nell’essere umano, nei rapporti
umani, nei problemi degli uomini. Ma rimango comunque ottimista.
Quando la novità tecnologica sarà passata, tornerà
a mettersi al servizio delle storie. Oggi purtroppo a vedere
i film americani in uscita è difficile trovarne di
meritevoli da andare a vedere. Eppure in America abbiamo molti
bravi registi e sceneggiatori. Ma quando gli studios investono
centinaia di milioni di dollari su uno o due film, la loro
attenzione è concentrata sul successo di quei soli
due film senza porre la giusta attenzione su altri validi
progetti.