Paolo Sorrentino

[dichiarazioni raccolte da fabio melandri]

Paolo Sorrentino

Dopo il Festival di Cannes in cui è stato presentato in concorso, lei ha deciso di mettere mano nuovamente al montaggio del film. Perchè?
C'era tempo e consapevolezza di un montaggio veloce per presentare il film a Cannes. Rivedendolo dopo un po' di tempo ci siamo accorti che in alcuni passaggi risultava un po' lungo e faticoso, per cui abbiamo deciso di rimetterci mano, tagliando in tutto circa 6 minuti sopratutto nella parte finale anche se il film si conclude allo stesso modo con la pasaggiata di Geremia sulla spiaggia con il metal detector. La versione di Cannes era comunque molto più vicino alla sceneggiatura di quanto non sia questa.


Consideri L'amico di famiglia il capitolo finale di una trilogia sulla solitudine? E pensi che in futuro continuerai ad indagare l'insolito, come cita la frase di lancio del film?
Non era mia intenzione girare una trilogia, ma dubito che questo mio indagare possa avere termine perchè la solitudine è una condizione imprescindibile dell'uomo.

Cosa l'ha spinta a girare questo film?
Mi piaceva provare a far ridere con qualcosa che di solito non lo fa. Mi piaceva l'idea di mettere all'interno di una commedia, la figura di un usuraio.

Parli di commedia ma abbiamo notato diverse scelte che lo avvicinano più ad un film horror…
In realtà non ho mai visto un film horror in vita mia. Neanche i classici perchè mi spavento troppo.

Riguardo al perosnaggio di Geremia, l'usuraio, lei afferma che siamo tutti come lui. Vuole spiegarci?
Non esistono persone completamente positive o negative. Il cinema procede per eccessi ed estremizzazioni, ma nella realtà tutti noi possiamo diventare come Geremia e la realtà deif atti che dice questo, visto che al mondo ci sono più usurai che Santi…

Uno dei punti di forza del film è la scelta del cast. L'attore giusto al posto giusto. E' una costante nei suoi film. Come arriva a comporre sempre cast così perfetti?
Il più delle volte è frutto del caso. Un attore rifiuta la parte oppure è impegnato. Solo per il protagonista, la scelta aviene nel momento di scirttura del film. E' capitato anche riguardo a Rizzo. Lui è un attore comico capace di giocare su molteplici registri. Ho sempre avuto in mente lui per la parte, anche se per la sua fisicità è un attore adatto a certe parti piuttosto che altre.

La scelta di Latina e Sabaudia come location.
Ritengo che il cinema debba andare in cerca di luoghi cinematografici a dispetto della televisione. C'è la necessità di andare a trovare dei luoghi che rimandino un'immagine forte e l'architettura squadrata di impianto fascista di quei luoghi faceva al caso mio. Impronta accentuata anche dall'aver reso questi luoghi maggiormente vuoti, eliminando perosne ed automobili.

Filmografia di Paolo Sorrentino

1994 - Un paradiso (cortometraggio)
1998 - L'amore non ha confini (cortometraggio)
2001 - La notte lunga (cortometraggio)
2001 - L'uomo in più
2004 - Le conseguenze dell'amore
2006 - L'amico di famiglia

 
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