Come
è nata la scelta di Edwige Fenech nel ruolo dell'insegnante
della scuola d'arte?
Conosco tutti i suoi film, li ho sempre visti. Tutte
le frasi dÕamore che urlavo davanti ai suoi film,
ho potuto dirgliele davanti. Per me lei è sempre
stata nel mio immaginario. Per il resto del cast ho
fatto lunghi provini, mentre per la Fenech, il discorso
è diverso. E' stata una scelta automatica. Hostel
2 è un omaggio al cinema italiano degli
Anni Settanta, e lei non poteva mancare. Quando ha accettato,
le riprese sono cominciate. A Roma siamo andati a colazione
insieme, so che è una produttrice molto impegnata.
Ho scritto per lei un ruolo cammeo da girare in un giorno,
l'undici settembre 2006, il primo giorno delle riprese.
E dopo, benchè lei non fosse più presente
sul set, tutti seguivano il suo esempio, aveva lasciato
un grande entusiasmo in tutti noi. Adoravo i suoi ruoli
da professoressa, da poliziotta, insegnante e sapevo
che lei era la professoressa ideale per il mio film.
La scelta della Fenech a catena ha permesso anche a
Luc Merenda e al maestro Deodato di accettare di interpretare
gli altri due cammeo presenti nel film. Per me
stato un vero onore averli con me sul set!!
C’è
una battuta politica a un certo punto tra i due protagonisti
maschili “Con i soldi ti puoi comprare tutto da
New Orleans al Ciad”. Secondo lei questo è
il pensiero degli americani?
Amo tanto il cinema horror anni settanta e ho voluto
esprimere il lato oscuro del capitalismo. Io odio profondamente
Bush e Cheney. Ho raccontato con la Elite Haunting una
di queste corporation che fa i soldi sulla pelle degli
altri. Chi ha i soldi decide chi vive e chi muore. In
America la gente è ossessionata dall'idea di
fare soldi, e questo alimenta l'infelicità. Le
persone cercano di dimostrare il loro potere sugli altri.
Mi sono fatto un'idea precisa su quello che è
successo a New Orleans, per me quello che è accaduto
è il simbolo di come è diventata oggi
l'America. In quei posti dove c'era il caos e dove l'uomo
era regredito allo stato di natura, i soldati lasciavano
morire le persone perchè erano dei poveracci,
e la maggior parte era gente di colore. In questi momenti
viene fuori l'istinto primordiale della gente e io ho
voluto rappresentarlo nel film.
Parliamo di una delle
scene più controverse del film, quando il capo
dell’organizzazione giustizia uno dei bambini
della banda dopo che hanno preso a bastonate la protagonista.
Anche i ragazzini del film vanno a caccia di soldi,
non per soddisfare la fame. I ragazzini imparano che
la violenza va bene, a patto che questo ti faccia fare
i soldi. Questo significa la scena. Il capo dell’Elite
Haunting lo giustizia per fargli capire che la violenza
è giusta, che il fine ultimo sono i soldi. Gli
adulti educano i bambini alla violenza e ai soldi. E
questo accade ogni giorno nel mondo.
Cosa pensa dell’Europa?
Dal film l’Est Europa non ne esce tanto bene.
Lo ammetto tranquillamente, ci sono tutti gli stereotipi
dell’Europa continentale, di come gli americani
vedono l’Europa, come un regno del caos e del
disordine, dove la vita umana può essere comprata
con i soldi e dove ricchi americani possono divertirsi
senza la paura di essere arrestati. E questo chiaramente
è molto triste.
Richard Burgi che interpreta
la parte di Todd è anche uno dei protagonisti
di Desperate Housewife? C’è un qualche
riferimento allo stereotipo della famiglia americana
che appare nei serial tv?
Sì, ma il personaggio di Desperate Housewife
non può uccidere la moglie (sonora risata). Onestamente
non l’ho mai visto. Ho scelto gli attori in base
ai provini e non come Edwige Fenech che volevo e pregavo
che lei facesse il mio film!!
A Cannes Tarantino ha
provocato un certo trambusto nel cinema italiano con
la sua battuta. Cosa ne pensa a proposito?
A dir la verità, è stata una battuta interpretata
male. I film italiani non superano le frontiere, non
escono dall’Italia. Ed è un vero peccato
perchè voi producevate dei gran bei film che
ora non si fanno più. Secondo la mia opinione,
è importante che la battuta di Tarantino abbia
suscitato una tale reazione. Deve spingere e smuovere
le coscienze, capire quali sono le strade da battere
per tornare all’epoca precedente. Io ora non so
quali sono le soluzione, se una maggiore defiscalizzazione
o maggiori incentivi alla produzione, ma sicuramente
queste soluzioni vanno trovate, perchè il talento
italiano non si perda come negli ultimi anni.