Adelmo, torna da me
Titolo originale
Adelmo, torna da me
Autore
Teresa Ciabatti
Anno
2006
Editore
Einaudi Tascabili - Stile Libero

“Gli adolescenti vanno presi per mano e accompagnati nella burrasca della vita.”

Camilla Sinibaldi è una giovane ragazzina della Roma bene, che con la famiglia passa le sue vacanze estive all’argentario, in eleganti ville scolpite nel verde della macchia mediterranea e nell’azzurro delle piscine. Figlia di genitori assenti e separati, il padre dietro ad affari di lavoro e gonne di giovani amanti, la madre preda di vertiginose depressioni combattute a suon di arditi progetti come scrivere un libro sulla propria vita o aiutare il proprio maestro di guida a trovare i finanziamenti per l’annuale festa delle barche (?). Viene così lasciata alle amorevoli cure della nonna, Maddalena Corticelli, ed alla coppia di filippini Abalos.
Amica e confidente, l’aspirante suicida via-aspirina Lavinia Florinelli Nardi, con la quale chiacchera del più e del meno ma preferibilmente di ragazzi, presunti corteggiatori, prevalentemente ingenui. Chiacchere che si acuiscono quando entra in scena Adelmo di Orbetello, giovane lavoratore tuttofare, all’occasione pulitore di piscine. Ecco l’oggetto del desiderio di Camilla, il perno su cui si accentrerà la sua adolescenziale attenzione in un susseguirsi di storie curiose e surreali tra improbabili contrabbandieri, naturisti religiosi, psicoterapeuti chiacchieroni. Incontri, frammenti di vita più raccontata, paventata che vissuta, tendenze mitomane per un’adolescenza che bussa prepotentemente alla porta.
Romanzo d’esordio di Teresa Ciabatti, da cui è stato tratto il film di Carlo Virzì L’estate del mio primo bacio, Adelmo, torna da me è raccontato in prima persona dalla protagonista Camilla con uno stile piano, semplice, lineare che pesca nel vissuto e nei ricordi della stessa autrice, in un racconto colorato di spunti autobiografici ma che da la sensazione in alcuni passaggi di aver accentuato troppo il tono grottesco.
Un libro giovanilistico, di facile, immediata ed in parte anche noiosa lettura, in cui ritrovare in parte soffi adolescenziali condivisi, nella ossessiva e poco naturale ricerca del primo amore. Ma se i ricordi che costruiscono l’ambiente ed alcuni episodi di contorno che potremmo definire anche e soprattutto di colore hanno una loro verosimiglianza narrativa, ciò che poco convince sono le figure dei protagonisti, soprattutto di Camilla, troppo costruita, troppo matura, troppo responsabile in confronto ai due genitori de-genere che l’accompagnano, così come alcuni “ritornelli drammaturgici” (vedi la telefonata mitomane al telefono azzurro) tendono più a distrarre l’attenzione che non a movimentarla. Il risultato: molta, troppa carne a fuoco, e non tutta resa infine alla giusta cottura. Diseguale ed imperfetto come forse è giusto che sia un debutto.
[fabio melandri]

Teresa Ciabatti è nata nel 1975 a Orbetello e vive a Roma. Nel 2002 Einaudi «Stile libero» pubblica Adelmo, torna da me, da cui verrà tratto un film. Nel 2004 pubblica il racconto I desideri di Rossella O'Hara nell'antologia Ragazze che dovresti conoscere («Stile libero/Big»).
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