“Gli
adolescenti vanno presi per mano e accompagnati nella burrasca
della vita.”
Camilla Sinibaldi è una giovane ragazzina della Roma
bene, che con la famiglia passa le sue vacanze estive all’argentario,
in eleganti ville scolpite nel verde della macchia mediterranea
e nell’azzurro delle piscine. Figlia di genitori assenti
e separati, il padre dietro ad affari di lavoro e gonne di giovani
amanti, la madre preda di vertiginose depressioni combattute
a suon di arditi progetti come scrivere un libro sulla propria
vita o aiutare il proprio maestro di guida a trovare i finanziamenti
per l’annuale festa delle barche (?). Viene così
lasciata alle amorevoli cure della nonna, Maddalena Corticelli,
ed alla coppia di filippini Abalos.
Amica e confidente, l’aspirante suicida via-aspirina Lavinia
Florinelli Nardi, con la quale chiacchera del più e del
meno ma preferibilmente di ragazzi, presunti corteggiatori,
prevalentemente ingenui. Chiacchere che si acuiscono quando
entra in scena Adelmo di Orbetello, giovane lavoratore tuttofare,
all’occasione pulitore di piscine. Ecco l’oggetto
del desiderio di Camilla, il perno su cui si accentrerà
la sua adolescenziale attenzione in un susseguirsi di storie
curiose e surreali tra improbabili contrabbandieri, naturisti
religiosi, psicoterapeuti chiacchieroni. Incontri, frammenti
di vita più raccontata, paventata che vissuta, tendenze
mitomane per un’adolescenza che bussa prepotentemente
alla porta.
Romanzo d’esordio di Teresa Ciabatti, da cui è
stato tratto il film di Carlo Virzì L’estate
del mio primo bacio, Adelmo, torna da me è raccontato
in prima persona dalla protagonista Camilla con uno stile piano,
semplice, lineare che pesca nel vissuto e nei ricordi della
stessa autrice, in un racconto colorato di spunti autobiografici
ma che da la sensazione in alcuni passaggi di aver accentuato
troppo il tono grottesco.
Un libro giovanilistico, di facile, immediata ed in parte anche
noiosa lettura, in cui ritrovare in parte soffi adolescenziali
condivisi, nella ossessiva e poco naturale ricerca del primo
amore. Ma se i ricordi che costruiscono l’ambiente ed
alcuni episodi di contorno che potremmo definire anche e soprattutto
di colore hanno una loro verosimiglianza narrativa, ciò
che poco convince sono le figure dei protagonisti, soprattutto
di Camilla, troppo costruita, troppo matura, troppo responsabile
in confronto ai due genitori de-genere che l’accompagnano,
così come alcuni “ritornelli drammaturgici”
(vedi la telefonata mitomane al telefono azzurro) tendono più
a distrarre l’attenzione che non a movimentarla. Il risultato:
molta, troppa carne a fuoco, e non tutta resa infine alla giusta
cottura. Diseguale ed imperfetto come forse è giusto
che sia un debutto.
[fabio
melandri]
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Teresa
Ciabatti è nata nel 1975 a Orbetello e vive a Roma.
Nel 2002 Einaudi «Stile libero» pubblica Adelmo,
torna da me, da cui verrà tratto un film. Nel 2004
pubblica il racconto I desideri di
Rossella O'Hara nell'antologia Ragazze che dovresti
conoscere («Stile libero/Big»).
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