Teatro Argentina | Roma
IL TEATRO
Il Teatro Argentina è uno dei più importanti poli del sistema teatrale italiano. Fondato nel 1732, costruito sulle rovine dell'antica Curia Romana, è dal 1964 sede del Teatro Stabile della Città di Roma alla cui direzione si sono avvicendati importanti personalità artistiche: storici del teatro, drammaturghi, studiosi, registi. Oltre al foyer nel quale viene accolto il pubblico, l' Argentina dispone di un grande salone al piano superiore capace di ospitare mostre, conferenze, incontri letterari e ricevimenti.

Il salone, dalle cui ampie finestre si gode la preziosa vista dell'Area Sacra, può essere allestito con 130 posti a sedere o 300 in piedi. Dispone di un'ampia zona bar e, nei salottini adiacenti è possibile organizzare incontri stampa, accogliere mostre, piccole proiezioni ed altro ancora.
La sala teatro dispone di 720 posti dei quali 354 in platea, i restanti distribuiti nei sei ordini di palchi.
Il palcoscenico è uno dei più grandi in Europa, capace di ospitare allestimenti imponenti, tali, a volte, da rendere unica l'offerta di spettacolo. E' anche uno spazio nel quale, grazie alla rapida riconfigurazione dei volumi, è stato possibile ospitare concerti sinfonici, spettacoli di danza, conferenze, convegni, proiezioni, set cinematografici, readings letterari e tanto altro.
Il Teatro è dotato di impianti tecnologici e di sicurezza che lo collocano all'avanguardia in Europa.
Dispone di una sala prove di circa 70 mq. direttamente raggiungibile dal palcoscenico percorrendo un'ampia e comoda scala a chiocciola, oppure, dall'adiacente portineria usufruendo dell'ascensore, il cui uso non è previsto per il carico di attrezzature. La grande sala rettangolare ha il pavimento in parquet e pareti scure. Sul fondo , la sopraelevazione del pavimento ligneo crea un piccolo palcoscenico delimitato da una grande vetrata oscurabile con gli ampi tendaggi montati.
Giovedì 15 dicembre 2011 il Direttore Gabriele Lavia e il Presidente Franco Scaglia, hanno inaugurato la Sala Squarzina; nuovo spazio teatrale, fortemente voluto dal Direttore e dal Presidente, che si va ad aggiungere allo spazio Pandolfi (il prolungamento del palcoscenico in mezzo alla platea), in una moltiplicazione di luoghi e di esperienze.

CARTELLONE 2012/2013

La Stagione 2012 / 2013 del Teatro di Roma presieduto da Franco Scaglia e diretto da Gabriele Lavia si presenta ricca di proposte e di respiro ampio, con una corposa sezione dedicata al teatro del ‘900 e ai suoi autori, testi di drammaturgia contemporanea, alcuni grandi classici del teatro, e diverse, autorevoli voci della scena internazionale.

Tra produzioni, coproduzioni, ospitalità e collaborazioni il calendario della Stagione – la seconda firmata dall’attore e regista Gabriele Lavia – accoglie oltre venti titoli che verranno presentati al pubblico sui tre palcoscenici del Teatro Argentina a partire da settembre 2012 fino a maggio 2013.

Come nella passata Stagione, il calendario di spettacoli è completato da un programma di attività e iniziative, tra appuntamenti, incontri, letture, dibattiti, proiezioni, serate a tema, pubblicazioni, destinati al pubblico e alla città, a ribadire – come sottolinea Lavia – “l’idea che il Teatro (di Roma) sia un luogo aperto.”

Il programma partirà il 22 settembre con il lavoro diretto dal regista e scrittore argentino Rafael Spregelburd, l’Ecole des Maîtres, l’atelier internazionale di formazione teatrale avanzata fondato da Franco Quadri nel 1990 giunto al 21mo anno di attività, presentato dal Teatro di Roma in collaborazione con Short Theatre.
Il 4 e 5 ottobre, nell’ambito dei cicli a tema di letture sceniche proposti nel corso della stagione, Wake Up! – Letture sulla primavera araba, sei brevi pezzi teatrali di: Magdalena Barile (The Protester); Alessandro Berti (La rivoluzione origliata); Enrico Castellani di Babilonia Teatri (Maledetta primavera); Riccardo Fazi di Muta imago (In Tahrir); Renato Gabrielli (Non le dispiace se bevo); Michele Santeramo (La bandiera). Durata delle performance 15 minuti.

Rimandando al programma allegato, completo di titoli, date, orari, crediti, schede e informazioni dei singoli spettacoli, presentiamo una sintesi della Stagione attraverso le sue sezioni-guida.

Nell’ambito dell’attività di coproduzione e collaborazioni, tra il 26 settembre e il 15 novembre il sipario del Teatro Argentina si alzerà sul ciclo di spettacoli internazionali siglato da Teatro di Roma e Romaeuropa Festival 2012, come da protocollo triennale sottoscritto nel 2011. La prestigiosa vetrina accoglie alcune delle eccellenze del teatro e della danza internazionale: si tratta del coreografo britannico Akram Khan, al cui osannato spettacolo Desh, Romaeuropa Festival 2012 affida la sua apertura; del samoano Lemi Ponifasio, in scena dal 26 al 28 ottobre con lo spettacolo Birds with skymirrors; del regista e scrittore tedesco Marius von Mayenburg, che firma lo spettacolo Quicksand project, quattro testi di Gian Maria Cervo, Albert Ostermaier, Rafael Spregelburd e dello stesso von Mayenburg, sulla crisi culturale ed economica dell’Occidente, in scena dal 4 al 6 novembre; dell’artista sudafricano William Kentridge, che dal 15 al 18 novembre sarà in scena accompagnato dalla danzatrice Dada Masilo nello spettacolo Refuse the hour.
Inoltre il Teatro di Roma e Romaeuropa Festival 2012 siglano il debutto in prima assoluta di Soprattutto l’anguria, testo di Armando Pirozzi con la regia di Massimiliano Civica, previsto al Teatro Argentina il 13 e 14 ottobre.

In collaborazione con Le vie dei Festival diretto da Natalia Di Iorio verrano presentati gli spettacoli Circus Klezmer, ideato e diretto da Adriàn Schvarzstein, il 16 e 17 ottobre, e dal 18 al 21 ottobre l’atteso Giù di Spiro Scimone e Francesco Sframeli.
Tra gli appuntamenti imperdibili della Stagione, quello con il regista lituano Eimuntas Nekrosius, del quale dal 9 all’11 novembre al Teatro Argentina andrà in scena La Divina Commedia, un grande omaggio del maestro alla cultura del nostro paese.
La sezione dedicata al teatro del ‘900 propone dal 20 novembre al 2 dicembre Servo di scena, di Ronald Harwood, nella traduzione di Masolino D’Amico e la regia di Franco Branciaroli, che ne è anche protagonista.

Primo dei due grandi classici del cartellone, il goldoniano Arlecchino servitore di due padroni nella storica regia di Giorgio Strehler messa in scena da Ferruccio Soleri con la collaborazione di Stefano de Luca, previsto dal 4 al 16 dicembre; ancora teatro del ‘900 con Il dolore di Marguerite Duras nell’acclamata interpretazione di Mariangela Melato con la regia di Massimo Luconi, in scena dal 18 al 30 dicembre. La drammaturgia d’oltre confine prosegue ancora con Non si uccidono così anche i cavalli? di Horace McCoy, firmato dal regista Gigi Dall’Aglio, previsto dal 3 al 13 gennaio 2013.

Del nostro ‘900 teatrale è Pirandello il primo autore in cartellone, del quale dopo il successo registrato nella passata stagione, il TdR ripropone dal 16 al 27 gennaio Tutto per bene, diretto e interpretato da Gabriele Lavia. Sempre di Luigi Pirandello, dal 9 al 24 marzo, andrà in scena l’allestimento da La trappola di e con Gabriele Lavia, che arriva al Teatro Argentina dopo due anteprime di fine stagione dedicate al pubblico di Tor Bella Monaca e di Quarticciolo
Mai rappresentato prima, approda per la prima volta in teatro l’unico testo teatrale di Elsa Morante, La serata a Colono, nella messa in scena del regista Mario Martone realizzata in occasione del centenario della nascita della scrittrice, con Carlo Cecchi, Angelica Ippolito e Antonia Truppo. Coprodotto da Teatro di Roma, Fondazione del Teatro Stabile di Torino, Teatro Stabile delle Marche, lo spettacolo andrà in scena al Teatro Argentina dal 30 gennaio al 17 febbraio.

L’altro grande classico proposto dal cartellone è La scuola delle mogli di Molière, che il regista Marco Sciaccaluga presenta nella versione italiana di Giovanni Raboni, con protagonista Eros Pagni, in scena dal 19 febbraio al 3 marzo.
Il percorso nella drammaturgia del ‘900 prosegue con La resistibile ascesa di Arturo Ui di Bertolt Brecht, il pluripremiato spettacolo interpretato da Umberto Orsini, con la regia di Claudio Longhi, coprodotto da Teatro di Roma e Emilia Romagna Teatro Fondazione, riproposto al Teatro Argentina dal 3 al 7 aprile, al suo terzo anno di repliche, selezionato tra le produzioni internazionali del Festival dell’Unione dei Teatri d’Europa 2012 di Mosca.

Oltre i già citati Soprattutto l’anguria di Massimiliano Civica e Giù di Scimone/Sframeli, un altro testo dal fronte della drammaturgia contemporanea è La modestia di Rafael Spregelburd, nella traduzione di Manuela Cherubini, con la regia di Luca Ronconi, interpretato, tra gli altri, da Maria Paiato, previsto dal 9 al 14 aprile.

I testi di due grandi del teatro napoletano del ‘900 – Raffaele Viviani e Eduardo De Filippo – siglano la chiusura del cartellone dello Stabile, proposti da altrettanti volti del cinema, del teatro, della musica e della televisione. Si tratta di Massimo Ranieri, protagonista di Viviani Varietà. Poesie, parole e musiche del Teatro di Raffaele Viviani, in prova sul piroscafo Duilio in viaggio da Napoli a Buenos Aires nel 1929, con la regia di Maurizio Scaparro, elaborazione musicale di Pasquale Scialò, produzione Fondazione Teatro della Pergola e Gli Ipocriti, in scena dal 18 al 28 aprile.

Dal 7 al 31 maggio andrà in scena l’atteso nuovo incontro con il teatro di Eduardo di Toni Servillo, che a dieci anni dal clamoroso successo di Sabato, domenica e lunedì, affronta insieme al fratello Peppe Servillo un altro capolavoro eduardiano qual è Le voci di dentro. La Stagione del Teatro di Roma conferma l’attenzione verso un teatro di qualità, capace di incontrare i favori di un pubblico sempre più ampio.

 

Teatro Argentina| Largo di Torre Argentina, 52 | 00186 - Roma
Tel. 06 684000311 / 14