La
Stagione 2012 / 2013 del Teatro di Roma presieduto da Franco Scaglia
e diretto da Gabriele Lavia si presenta ricca di proposte e di respiro
ampio, con una corposa sezione dedicata al teatro del ‘900 e
ai suoi autori, testi di drammaturgia contemporanea, alcuni grandi
classici del teatro, e diverse, autorevoli voci della scena internazionale.
Tra produzioni, coproduzioni, ospitalità e collaborazioni il
calendario della Stagione – la seconda firmata dall’attore
e regista Gabriele Lavia – accoglie oltre venti titoli che verranno
presentati al pubblico sui tre palcoscenici del Teatro Argentina a
partire da settembre 2012 fino a maggio 2013.
Come nella passata Stagione, il calendario di spettacoli è
completato da un programma di attività e iniziative, tra appuntamenti,
incontri, letture, dibattiti, proiezioni, serate a tema, pubblicazioni,
destinati al pubblico e alla città, a ribadire – come
sottolinea Lavia – “l’idea che il Teatro (di Roma)
sia un luogo aperto.”
Il programma partirà il 22 settembre con il lavoro diretto
dal regista e scrittore argentino Rafael Spregelburd, l’Ecole
des Maîtres, l’atelier internazionale di formazione teatrale
avanzata fondato da Franco Quadri nel 1990 giunto al 21mo anno di
attività, presentato dal Teatro di Roma in collaborazione con
Short Theatre.
Il 4 e 5 ottobre, nell’ambito dei cicli a tema di letture sceniche
proposti nel corso della stagione, Wake
Up! – Letture sulla primavera araba, sei brevi
pezzi teatrali di: Magdalena Barile (The
Protester); Alessandro Berti (La
rivoluzione origliata); Enrico Castellani di Babilonia
Teatri (Maledetta primavera);
Riccardo Fazi di Muta imago (In Tahrir);
Renato Gabrielli (Non le dispiace se
bevo); Michele Santeramo (La
bandiera). Durata delle performance 15 minuti.
Rimandando
al programma allegato, completo di titoli, date, orari, crediti, schede
e informazioni dei singoli spettacoli, presentiamo una sintesi della
Stagione attraverso le sue sezioni-guida.
Nell’ambito dell’attività di coproduzione e collaborazioni,
tra il 26 settembre e il 15 novembre il sipario del Teatro Argentina
si alzerà sul ciclo di spettacoli internazionali siglato da
Teatro di Roma e Romaeuropa Festival 2012, come da protocollo triennale
sottoscritto nel 2011. La prestigiosa vetrina accoglie alcune delle
eccellenze del teatro e della danza internazionale: si tratta del
coreografo britannico Akram Khan, al cui osannato spettacolo Desh,
Romaeuropa Festival 2012 affida la sua apertura; del samoano Lemi
Ponifasio, in scena dal 26 al 28 ottobre con lo spettacolo Birds
with skymirrors; del regista e scrittore tedesco Marius
von Mayenburg, che firma lo spettacolo Quicksand
project, quattro testi di Gian Maria Cervo, Albert
Ostermaier, Rafael Spregelburd e dello stesso von Mayenburg, sulla
crisi culturale ed economica dell’Occidente, in scena dal 4
al 6 novembre; dell’artista sudafricano William Kentridge, che
dal 15 al 18 novembre sarà in scena accompagnato dalla danzatrice
Dada Masilo nello spettacolo Refuse
the hour.
Inoltre il Teatro di Roma e Romaeuropa Festival 2012 siglano il debutto
in prima assoluta di Soprattutto l’anguria, testo di Armando
Pirozzi con la regia di Massimiliano Civica, previsto al Teatro Argentina
il 13 e 14 ottobre.
In
collaborazione con Le vie dei Festival diretto da Natalia Di Iorio
verrano presentati gli spettacoli Circus
Klezmer, ideato e diretto da Adriàn Schvarzstein,
il 16 e 17 ottobre, e dal 18 al 21 ottobre l’atteso Giù
di Spiro Scimone e Francesco Sframeli.
Tra gli appuntamenti imperdibili della Stagione, quello con il regista
lituano Eimuntas Nekrosius, del quale dal 9 all’11 novembre
al Teatro Argentina andrà in scena La
Divina Commedia, un grande omaggio del maestro alla
cultura del nostro paese.
La sezione dedicata al teatro del ‘900 propone dal 20 novembre
al 2 dicembre Servo di scena, di Ronald Harwood, nella traduzione
di Masolino D’Amico e la regia di Franco Branciaroli, che ne
è anche protagonista.
Primo dei due grandi classici del cartellone, il goldoniano Arlecchino
servitore di due padroni nella storica regia di Giorgio
Strehler messa in scena da Ferruccio Soleri con la collaborazione
di Stefano de Luca, previsto dal 4 al 16 dicembre; ancora teatro del
‘900 con Il dolore
di Marguerite Duras nell’acclamata interpretazione di Mariangela
Melato con la regia di Massimo Luconi, in scena dal 18 al 30 dicembre.
La drammaturgia d’oltre confine prosegue ancora con Non
si uccidono così anche i cavalli? di Horace
McCoy, firmato dal regista Gigi Dall’Aglio, previsto dal 3 al
13 gennaio 2013.
Del nostro ‘900 teatrale è Pirandello il primo autore
in cartellone, del quale dopo il successo registrato nella passata
stagione, il TdR ripropone dal 16 al 27 gennaio
Tutto per bene, diretto e interpretato da Gabriele
Lavia. Sempre di Luigi Pirandello, dal 9 al 24 marzo, andrà
in scena l’allestimento da La
trappola di e con Gabriele Lavia, che arriva al Teatro
Argentina dopo due anteprime di fine stagione dedicate al pubblico
di Tor Bella Monaca e di Quarticciolo
Mai rappresentato prima, approda per la prima volta in teatro l’unico
testo teatrale di Elsa Morante, La serata
a Colono, nella messa in scena del regista Mario Martone
realizzata in occasione del centenario della nascita della scrittrice,
con Carlo Cecchi, Angelica Ippolito e Antonia Truppo. Coprodotto da
Teatro di Roma, Fondazione del Teatro Stabile di Torino, Teatro Stabile
delle Marche, lo spettacolo andrà in scena al Teatro Argentina
dal 30 gennaio al 17 febbraio.
L’altro grande classico proposto dal cartellone è La
scuola delle mogli di Molière, che il regista
Marco Sciaccaluga presenta nella versione italiana di Giovanni Raboni,
con protagonista Eros Pagni, in scena dal 19 febbraio al 3 marzo.
Il percorso nella drammaturgia del ‘900 prosegue con La
resistibile ascesa di Arturo Ui di Bertolt Brecht,
il pluripremiato spettacolo interpretato da Umberto Orsini, con la
regia di Claudio Longhi, coprodotto da Teatro di Roma e Emilia Romagna
Teatro Fondazione, riproposto al Teatro Argentina dal 3 al 7 aprile,
al suo terzo anno di repliche, selezionato tra le produzioni internazionali
del Festival dell’Unione dei Teatri d’Europa 2012 di Mosca.
Oltre i già citati Soprattutto
l’anguria di Massimiliano Civica e Giù
di Scimone/Sframeli, un altro testo dal fronte della drammaturgia
contemporanea è La modestia di
Rafael Spregelburd, nella traduzione di Manuela Cherubini, con la
regia di Luca Ronconi, interpretato, tra gli altri, da Maria Paiato,
previsto dal 9 al 14 aprile.
I testi di due grandi del teatro napoletano del ‘900 –
Raffaele Viviani e Eduardo De Filippo – siglano la chiusura
del cartellone dello Stabile, proposti da altrettanti volti del cinema,
del teatro, della musica e della televisione. Si tratta di Massimo
Ranieri, protagonista di Viviani Varietà.
Poesie, parole e musiche del Teatro di Raffaele Viviani, in prova
sul piroscafo Duilio in viaggio da Napoli a Buenos Aires nel 1929,
con la regia di Maurizio Scaparro, elaborazione musicale di Pasquale
Scialò, produzione Fondazione Teatro della Pergola e Gli Ipocriti,
in scena dal 18 al 28 aprile.
Dal 7 al 31 maggio andrà in scena l’atteso nuovo incontro
con il teatro di Eduardo di Toni Servillo, che a dieci anni dal clamoroso
successo di Sabato, domenica e lunedì, affronta insieme al
fratello Peppe Servillo un altro capolavoro eduardiano qual è
Le voci di dentro. La
Stagione del Teatro di Roma conferma l’attenzione verso un teatro
di qualità, capace di incontrare i favori di un pubblico sempre
più ampio.