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Anno
2012
Genere
dramma
In
scena
Rassegna LET – Liberi esperimenti Teatrali-
Cometa Off | Roma
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Autore |
Heinrich
von Kleist |
Adattamento/Traduzione |
Alfonso
Sessa,
Dario Falconi,
Duccio Camerini |
Regia |
Alfonso
Sessa,
Dario Falconi,
Duccio Camerini |
Interpreti |
Duccio
Camerini |
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“Una
gemma estetica metafisica”. Così ha definito Thomas
Mann “Il teatro delle marionette”
di Heinrich von Kleist, sorta di dialogo platonico tra un ballerino
dell’Opera e il Poeta. In “Uomini
o marionette”, la rilettura che ne hanno
fatto Duccio Camerini, Alfonso Sessa e Dario Falconi, la conversazione
si immagina già avvenuta. Il narratore è Camerini,
solo in scena e racconta del suo incontro con il Poeta, durante
il quale gli riferisce la conversazione avuta in precedenza
con il Ballerino.
L'interprete mette così in scena, in un allestimento
dove non c’è nulla più dello stretto necessario,
un racconto del racconto, in un gioco di specchi che già
nella struttura del testo sembra rappresentare quel gioco tra
l’uomo e la marionetta, che è poi l’argomento
di Kleist.
Un uomo si interroga sulla propria pesantezza, che gli impedisce
di esprimersi nell’arte della danza; un Poeta gli dimostra,
tramite il dialogo intercorso con il Ballerino, come la grazia
compaia più raggiante e imperiosa “là dove
la riflessione si fa più debole e oscura”. La marionetta
rappresenta dunque la quintessenza della grazia, laddove il
burattinaio sia in grado di trovare il suo centro di gravità:
inanimata e inconsapevole di se stessa, lei sola non è
soggetta alla legge di gravità e non ha bisogno di posarsi
a terra. Da qui la domanda cruciale: perché la conoscenza
determina negli uomini una perdita dell'innocenza e quindi di
spontaneità e grazia?
A Camerini va il merito di riportare alla ribalta un testo fondamentale
nella storia della cultura occidentale, lasciando in sospeso
quegli interrogativi che furono per Kleist il grande scoglio
su cui confrontare l’intera sua poetica, sino a condurlo
al suicidio, sulle rive del Wannsee, vicino Berlino.
D’altro canto LET Liberi Esperimenti Teatrali, la rassegna
al Cometa Off all’interno della quale lo spettacolo si
svolge, si conferma nella sua vocazione di “cantiere di
vita teatrale”, uno spazio altro dove confrontarsi sia
con testi contemporanei, sia con autori ancora in grado di parlare
al pubblico, ponendolo di fronte ai grandi quesiti esistenziali,
lontano dai costi proibitivi di altri tipi di produzioni.
[francesca romana buffetti]
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