La tela del ragno


Anno
2013

Genere
giallo

In scena
fino al 24 marzo
Teatro Vittoria | Roma

Autore
Agatha Christie
Adattamento/Traduzione
Edoardo Erba
Regia
Stefano Messina
Interpreti
Viviana Toniolo, Annalisa Di Nola, Stefano Messina, Roberto Della Casa, Elisa Di Eusanio, Andrea Lolli, Claudia Crisafio
Produzione
Teatro Vittoria
Compagnia
Attori & Tecnici

 

Per gli amanti del giallo, la compagnia Attori & Tecnici ed Agatha Christie, dopo il successo di “Trappola per topi”, incrociano i loro talenti al Teatro Vittoria in “La tela del ragno”. Scritto negli Anni Cinquanta per la famosa attrice Margaret Lockwood, stanca dei ruoli da cattiva che le venivano solitamente assegnati, viene oggi riproposto nella traduzione di Edoardo Erba per la regia di Stefano Messina.

Tutto si svolge a casa di Henry e Clarissa dove arrivano tre ospiti, Sir Rowland, Hugo e Jeremy. Mentre Henry è fuori per affari, Clarissa riceve la visita di Oliver che in seconde nozze ha sposato la prima moglie di Henry, Miranda. Egli insiste affinché la sua figliastra, Pippa, vada a vivere con la madre, ma Clarissa non è affatto d’accordo. La tensione sale quando, poco dopo l’uscita di scena di Oliver, Clarissa attraversa il soggiorno e s’imbatte nel cadavere di uno sconosciuto. Che fare? Henry tornerà a breve con un altro ospite di riguardo e la donna decide di chiedere aiuto agli altri per fare sparire il corpo. Ma proprio mentre si accingono a portarlo fuori , due poliziotti suonano alla porta...

Con l'apertura del sipario, lo spettatore è catapultato nell'elegante salotto di un vecchio maniero immerso nella campagna inglese; tra una partita di bridge ed assaggi di liquori d'annata l'atmosfera inglese permea il tutto mentre passaggi segreti ci calano nell'atmosfera di mistero anch'essa molto british. Sin da subito i due filoni dell'opera, il giallo ed il comico, tessono le loro tele, fondendosi grazie all'attenta regia di Messina con equilibrio e brillantezza. Gag esilaranti, colpi di scena dirompenti giocati grazie ad un ritmo sostenuto che non lascia respiro. Personaggi prigionieri di una tela di ragno creata dalle loro bugie; e come insetti intrappolati, più si agitano cercando di liberarvisi, più ne restano invischiati, producendo situazioni comiche reiterate che strappano risate ed applausi.

A completare il tutto un gruppo di attori in stato di grazia (nessuno escluso) capitanati da una eccellente Annalisa Dinola nel ruolo di Clarissa, vero deus ex machina e pilastro intorno al quale tutto ruota, per uno spettacolo riuscito, divertente, coinvolgente come pochi se ne vedono in giro. Assolutamente da non perdere. [fabio melandri]