Autore
Thomas Bernhard
(trad. Umberto Gandini)
Regia
Franco Branciaroli
Scene
Magherita Palli
Costumi
Magherita Palli
Luci
Gigi Saccomandi
Coreografie
Musica
 

È un evento straordinario quando a teatro il tempo vola. E se l’opera messa in scena non lo lascerebbe nemmeno presagire, allora è certo che l’impianto generale dello spettacolo funziona.

Il teatrante” di Thomas Bernhard è una bella scommessa non solo per la portata critico-grottesca del testo, ma anche per la struttura generale a monologo, che vede il suo protagonista (Bruscon) quale fulcro indiscusso della pièce. La regia e l’interpretazione di Franco Branciaroli rendono onore all’opera del romanziere e darammaturgo austriaco, seguendo la lunga riflessione sul Teatro e sul suo rapporto con la società attraverso la Memoria che ne è l’elemento fondamentale. In un oscuro teatro di provincia, un attore-autore di origine italiana frustrato e megalomane si trova alle prese con uno spettacolo impossibile, stretto tra la propria ambizione - che gli fa scrivere testi deliranti e respingenti - e le necessità della compagnia, composta dalla sua stessa famiglia, più impegnata a sbarcare il lunario che a dare dignità al proprio lavoro. Tra invettive e paradossi sulla vita e sulla morte, sulla società e sulla felicità, il vecchio attore vedrà ancora una volta frustrato il tentativo di portare in scena “La ruota della storia”, testo pretenzioso e non compreso. L’attitudine al realismo (in questo caso estremo e caustico) di Branciaroli valorizza tanto il cinismo e il fastidio quanto l’umanità e l’illusione del personaggio, in un’ironica prova d’attore capace di far ridere a crepapelle delle idiosincrasie della categoria, sbeffeggiandone senza ritegno la più triviale quotidianità. Accanto a lui, gli altri interpreti (più silenziosi ma per nulla marginali) vivificano attoniti la scena caratterizzando ciascuno il proprio ruolo in maniera efficace.

Bella e particolarmente curata la scenografia (slancita verso l’alto) nella resa della bettola anacronistica in cui la compagnia deve recitare; interessante il contrasto tra i costumi sdruciti e demodè degli abitanti del posto e quelli più conformi al “ruolo” dei componeti della famiglia. Equilibrate le luci, soffuse e con effetti ben utilizzati sul finale. Un ‘teatro nel teatro’ contemporaneo spietato nelle sue stoccate, che proprio per la spiazzante impudenza si riconosce ancora - volente o nolente - quale arte collante tra reale e ideale. [benedetta corà]

Interpreti
Barbara Abbondanza, Tommaso Cardarelli, Melania Giglio,
Daniele Griggio, Valendtina Mandruzzato,Valentina Violo
Produzione
CTB Teatro Stabile di Brescia - Teatro de Gli Incamminati
In scena
23 febbraio 2014 al teatro Quirino | Roma
Anno
2012
Genere
drammatico