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Autore |
Frank
Wedekind, Steven Sater |
Regia |
Emanuele
Gamba |
Scene |
Paolo
Gabrielli |
Costumi |
Desirée
Costanzo |
Luci |
Alessandro
Ferri |
Coreografie |
Marcello
Sindici |
Musica |
Dunkan
Sheik |
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Ci
sono opere che se decontestualizzate nel tempo e nello
spazio, perdono inevitabilmente la loro carica provocatoria,
critica ed estetica. “Spring
Awakening” è un musical
rock, vincitore di numerosi Tony Awards, su musiche
di Duncan Sheik e con libretto e testi di Steven Sater.
Il musical si basa sulla controversa piéce “Risveglio
di primavera”, scritta nel 1891 da Frank Wedekind.
Ambientato nella Germania del diciannovesimo secolo,
il musical ha per protagonisti un gruppo di adolescenti
alle prese con la scoperta e sperimentazione della propria
sessualità. L'opera originale è stata
vietata in Germania per la sua rappresentazione di masturbazione,
aborto, stupro e suicidio. Il dramma pone infatti l'accento
sulla scoperta del mondo ipocrita degli adulti: il risveglio
sta a simboleggiare l'affacciarsi al mondo delle nuove
generazioni che vengono però schiacciate e soffocante
dalla stupida ottusità di una cultura dominante,
imposta e non spiegata.
Nei primi del
'900 tali tematiche avevano una valenza anti-sistema;
alla razionalità e moralismo degradante del
mondo adulto che trasforma l'uomo in burattino comandato
ad hoc da regole ed imposizioni, l'opposizione di
forme di surrealtà e liberazione che passa
attraverso la manifestazione più facile e al
tempo stesso dirompente come la sessualità.
Nel 2014 tutto si perde ed assume una dimensione vintage
in cui è difficile riconoscersi.
“Spring
Awakening” , al debutto nella
versione italiana – ma con le canzoni in inglese
– realizzata dalla TodoModo Music All, soffre
la debolezza di fondo dello spettacolo originale,
accentuata da una scelta di messa in scena che desta
più di una perplessità a partire dalla
predilezione, da imputare al regista, del tono degli
attori. Una recitazione sempre, costantemente, inesorabilmente
sopra le righe, cartonistica, urlata, sull'orlo di
una crisi di nervi che si ripercuote sul climax narrativo
ed emotivo dell'opera al punto da risultare piatto
e monotono, generando noia anche nello spettatore
più ben disposto. Ed è un vero peccato.
Perché nella parte cantata l'intero giovane
cast dimostra una proprietà notevole, con un
ottimo controllo delle voci sia negli assoli che nei
corali, come le musiche suonate dal vivo, che donano
allo spettacolo un calore che purtroppo manca negli
altri componenti.
A dispetto del
titolo, lo spettacolo più che “risveglio”
provoca un assopimento lento ed inesorabile. [fabio
melandri]
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Interpreti |
Flavio
Gismondi, Arianna Battilana, Federico Marignetti,
Tania Tuccinardi, Paola Fareri, Renzo Guddemi,
Vincenzo Leone, Chiara Marchetti, David Marzi,
Albachiara Porcelli, Andrea Simonetti |
Produzione |
TodoModo
Music All, Ars Nova, La Bottega del Verrocchio |
In
scena |
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Anno |
2013 |
Genere |
musical |
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