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Autore |
Emanuele
Conte, Elisa D’Andrea
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Regia |
Emanuele
Conte
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Scene |
Emanuele
Conte e Luigi Ferrando
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Costumi |
Bruno
Cereseto
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Luci |
Tiziano
Scali
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Coreografie |
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Musica |
Viviana
Strambelli |
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Il
Teatro della Tosse e la Fondazione Luzzati di Genova
debuttano all’Eliseo con “Sogno
in una notte d’estate”,
riadattamento dell’opera shakespeariana per la
regia di Emanuele Conte. Una riduzione operata a quattro
mani con Elisa D’Andrea e portata all’essenziale:
la trama passa in secondo piano per lasciare spazio
alla “libera interpretazione”, pur rimanendo
fedele al soggetto originario nei punti cruciali. Le
vicende, che si snodano sullo sfondo dell’imminente
matrimonio tra il duca di Atene Teseo e la regina delle
amazzoni Ippolita, privilegiano l’ambientazione
onirica del bosco. A partire dal capriccioso dissidio
tra Oberon, re degli elfi (supportato dal dispettoso
valletto Puck) e Titania, regina delle amazzoni, passando
per le vicissitudini amorose di Lisandro, Demetrio,
Elena ed Ermia, fino allo strampalato tentativo di messa
in scena della storia di Priamo e Tisbe, organizzato
da un’improvvisata combriccola di artigiani, nella
vicenda si crea un ingarbugliato intreccio in cui risulta
difficile raccapezzarsi.
Il palcoscenico è
sovrastato da una ragnatela fatta di corde e al centro
della scena è posta una zona-gioco al cui interno
è adagiata della terra. Dietro, due praticabili
obliqui dove sono fissate sedute ed elaborate croci,
a rievocare un’ambientazione al limite del funereo.
La scenografia gotico-dark strizza l’occhio
a Tim Burton come anche i costumi, di ottima fattura
e per nulla kitsch. Gli attori, finalmente senza microfoni,
non sono all’altezza risultando talvolta incomprensibili
non solo sul piano acustico, ma anche per mancanza
di articolazione. Luci interessanti ma musica che
lascia perplessi: un rock andante e un po’ fuori
luogo, cantato dal vivo dalla seppur brava Viviana
Strambelli.
Lo
spettacolo, che faceva ben sperare anche per la durata
ridotta di un’ora e mezza, risulta ostico sia
a chi, da profano, si aspetta una sintesi alternativa
dell’opera shakespearina, sia per uno spettatore
avvezzo e conoscitore della commedia, che non comprende
quale sia il taglio registico e la lettura predominante
di Conte. Uno spettacolo deludente, tanto più
se si tiene conto dei mezzi di cui la messa in scena
gode.
. [benedetta
corà]
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Interpreti |
Francesca
Agostini, Enrico Campanati, Linda Caridi, Bruno
Cereseto, Sara Cianfriglia, Yuri D'agostino,
Pietro Fabbri, Mauro Lamantia, Marco Lubrano,
Gianmaria Martini, Dario Sansalone, Viviana
Strambelli
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Produzione |
Fondazione Luzzati - Teatro della Tosse
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In
scena |
fino
al 24 Novembre al Teatro Eliseo | Roma |
Anno |
2013 |
Genere |
commedia |
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