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Anno
2012
Genere
danza
In
scena
in turnè
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Regia |
Giulia
Staccioli |
Coreografie |
Kataklò
Atheltic
Dance Theatre |
Interpreti |
Maria
Agatello
Elisa Bazzocchi
Paolo Benedetti
Eleonora Di Vita
Leonardo Fumarola
Serena Rampon
Marco Ticli
Marco Zanotti |
Produzione |
MIT |
Compagnia |
Kataklò |
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Per
festeggiare i 15 anni di attività, i Kataklò regalano
al pubblico romano tre serate di gala, in cui la compagnia di
danza atletica offre il meglio delle sue produzioni in uno spettacolo
non a caso chiamato “Puzzle”.
Il nome deriva dal greco antico e significa “io ballo
piegandomi e contorcendomi”. La ricercatezza della scrittura
coreografica e teatrale dei Kataklò ha l’emozionante
potere di comporre scenari surreali, di creare illusionismi
e abbattere le barriere dell’immaginazione, superando
ogni confine culturale, linguistico e generazionale. E questo
grazie all’inconfondibile e spettacolare miscela di movimenti
corporei, passi di danza, atletismo acrobatico, mimica, humor,
suoni, luci e costumi.
I suoi performer sono veri
e propri atleti, meravigliosi ginnasti, consumati attori dall'espressività
fuori dal comune. Compongono coreografie che esaltano i corpi
del singolo quanto l'ensemble della compagnia, in numeri che
richiamano marce militari, danze tribali, scenette da cinema
muto con le slapstick comedy e performance circensi. Il tutto
condito da una minuziosa cura dei dettagli: dalla scelta delle
musiche di accompagnamento ai giochi di luce. Il tutto in
una macchina scenica sobria, rigorosa ma al contempo funzionale
ed espressiva.
Lo spettacolo è costruito
attraverso un climax visivo ed emotivo ascendente, capace
di incuriosire, affascinare, sedurre e convincere un pubblico
che agli iniziali applausi di cortesia, sostituisce vere e
proprie ovazioni finali, per atleti/danzatori/attori che nella
perfezione dei loro corpi - attraversati dalla fatica e dalla
tensione -, sono capaci di veicolare emozioni non superficiali
che rimangono sottopelle anche quando le luci si spengono
e il sipario cela agli occhi ma non alle orecchie, le urla
di soddisfazione della compagnia.
[fabio
melandri]
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