In scena al teatro Vascello "Pulcinella",
un'opera per danza e maschera ideata e realizzata
da Aurelio Gatti. Lo spettacolo è la narrazione
di un piccolo grande viaggio condotto dalla famosa
maschera popolare, nel regno dell'immaginario.
I
pulcinella appaiono gradualmente, quasi per magia,
da scatole di legno, scaricate da un vecchio custode
in un magazzino, ognuno con la sua caratteristica:
il pulcinella nero e' a capo della grande impresa
e con il bastone, che utilizza quasi a scettro di
comando, dirige i lavori e realizza inaspettate magie.
Il pulcinella del sole si muove su una sola scarpetta
da punta: l'altro piede poggia nudo a terra, per dare
contezza dei due mondi, quello terreno e crudo della
materia e quello astratto ed etereo della danza. Il
pulcinella del mare e il pulcinella dell'uovo, psicopompo
che protegge la vita e la morte, e prende l'uovo a
simbolo del mistero del percorso umano sulla terra.
Il vecchio custode, ignaro delle presenze sovrannaturali,
viene coinvolto sempre di più nel loro girotondo
magico; a volte è preso inesorabilmente nelle
maglie della bella ma terribile puppet mecanique,
una bambola dalle movenze meccaniche, apparsa da una
delle scatole, che in alcuni momenti sembra quasi
volerlo divorare. La storia procede in un continuo
divenire e trasformarsi, ad esaltazione della bellezza
e grandiosità della vita; anche il vecchio
uomo, reduce dalle avventure con gli amici, senza
accorgersene è diventato lui stesso un Pulcinella.
Lo spettacolo è interessante e coinvolgente,
sia dal punto di vista registico, che coreografico.
Un'operazione che parte dalla danza, ma che arriva
con le immagini al teatro scegliendo la strada della
forma/racconto. Bravi tutti gli interpreti/danzatori
che danno vita ai diversi personaggi con originalità
e precisione dei gesti, alcuni tipici della Commedia
dell'Arte, altri attualizzati e adeguati ai diversi
momenti della storia. Un ensemble convincente ed energico.
Buone le musiche originali d'atmosfera, così
come le luci che segnano gli appuntamenti più
importanti del frastagliato e avventuroso viaggio
nel tempo e nel "non tempo". [annalisa
picconi]