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Autore:
Mariella
Pizziconi |
Traduzione:
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Regia:
Mariella
Pizziconi |
Scene:
Arianna Braga |
Costumi: |
Luci:
Toni Di Tore |
Musica:
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Produzione:
PI.SA. Film |
Interpreti:
Claudio
Morici, Marina Locchi, Siddhartha Prestinari, Simona
Ciammaruconi, Monica Ceccarini, Lavinia Origoni Profera |
Anno
di produzione: 2010 |
Genere:
commedia |
In
scena:
in turnè |
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Più
niente da fare?. Le donne dello spettacolo
sono piene di energie e di risorse. Il testo di Mariella
Pizziconi (autrice e regista) è la versione
de’ noantri di “Donne sull’orlo
di una crisi di nervi” di Almodovar. Riunisci
quattro donne dai quaranta ai sessanta anni in psicoterapia
di gruppo, aggiungi Zilì, segretaria moldava
perennemente al telefono e il dr. Saffi, famoso psicoterapeuta
(Claudio Morici). Ecco che la scena viene “okkupata”
dapprima sommessamente e poi allegramente con un colpo
d’anca collettivo da quattro amazzoni divertite.
Al dr. Saffi, abbandonato dalle pazienti e dalle figlie,
rimarrà solo la coperta e l’invito della
ex-moglie a tornare a casa… Sul divano, però.
Il riscatto femminile passa per la solidarietà
del gruppo e per la condivisione delle sconfitte sul
campo di battaglia della vita. I profili femminili
ci sono tutti, ognuno con le sue peculiarità
e la propria bellezza. C’è la sessantenne
in menopausa abbrutita dal cibo e dalla trascuratezza,che
poi diventa un’avvenente signora che si prepara
a una nuova fiamma di passione; la madre quarantenne
alla perenne ricerca di conferme maschili, in competizione
con la figlia adolescente che alla fine si convince
a comprare certi vestiti solo per la figlia e a smettere
la dieta; la donna con le ali tarpate che si abbandona
all’euforia collettiva; la scrittrice che combatte
con i genitori separati in tarda età e che
molla tutto alla ricerca di un aitante tanguero argentino.
Il sesso o è troppo (la madre quarantenne),
o è assente (“Un po’ di fiatone
e basta” per la sessantenne). Commedia divertente,
scoppiettante, accompagnata dalle musiche accattivanti
della serie tv “Tutti pazzi per amore”.
Le attrici sono convincenti, il ritmo è serrato
nelle scene collettive e lento nei dialoghi telefonici
dello psicoterapeuta. La forza dello spettacolo è
nel gruppo. Adatto a tutti, uomini compresi, soprattutto
per la provocazione insita nel testo teatrale e nella
vita di tutti i giorni: “Uomo, dove sei? Sei
in grado di proporre un personaggio diverso dal povero
orfanello? [deborah
ferrucci]
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