Zuzzurro
e Gaspare rispondono immediatamente alla domanda che
il pubblico si pone prima che entrino in scena: "Cosa
sta facendo un duo comico che non si vede in televisione
da un po'?". La risposta è: "Cerca
di adeguarsi al terzo millennio; si interroga se adattarsi
ai format che nascono in Olanda e hanno successo in
Spagna e alla fine sceglie di fare al meglio quello
che sa fare, una comicità di mestiere".
Il teatro Golden sembra uno studio televisivo, il
celebre duo ha i ritmi giusti, ma come ogni professionista
serio con una lunga carriera alle spalle, decide di
affidarsi ad un testo ben scritto e a una buona regia
per scendere nell'arena teatrale.
Zuzzurro è fisicamente comico: ha l'incedere
lento, la faccia buffa; Gaspare è rapido, incalzante,
spalla ideale.
La forza dello spettacolo risiede nella misura. Il
duo è noto, ma con estrema intelligenza non
e' fermo al passato, ma guarda al presente e al futuro,
a volte con battute facili ("le puzze a salve"),
a volte con piccole verità travestite da banalità:
"I fumatori pentiti sono come i single: fanno
finta di essere felici, ma poi rompono i coglioni
a tutti".
Ma, soprattutto, il duo si confronta con il terzo
millennio in blocco, adattando alla modernità
testi classici, persone e cose. Ecco la Divina Commedia
del terzo millennio con Dante con il cappello peruviano;
Cyrano de Bergerac con cappello da donna e uno swiffer
al posto della piuma; bambini esauriti da genitori
assenti perché presi dal Pilates e dal Golf;
le assurdità di facebook e il principe azzurro
del Terzo Millennio che non raggiunge Biancaneve perché
continuamente interrotto dall'ansia da. Modernità.
[deborah
ferrucci]