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Anno
2010
Genere
commedia
In
scena
fino al 18 novembre
Sala Umberto | Roma
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Autore |
Lorenzo
Gioielli |
Regia |
Lorenzo
Gioielli |
Scene |
Claudia
Cosenza |
Costumi |
Claudia
Cosenza |
Luci |
Luca
Barbati |
Interpreti |
Amanda
Sandrelli, Blas Roca Rey,
Edy Angelillo, Lorenzo Gioielli |
Produzione |
Viola
Produzioni |
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Come
rianimare una coppia un po’ stanca? Basta scambiare le
coppie. La soluzione suggerita da Lorenzo Gioielli, autore e
interprete di “Non c’è
tempo amore”, va anche oltre. E’
un autentico “gioiellino” questa commedia divertente,
arguta, con dialoghi scoppiettanti, mai scontati. Si ride, si
riflette, si spera che l’amore possa scacciare la solitudine,
il tempo che passa, i difetti, i vizi. Gemma (Edy Angelillo)
e Rudy (Blas Roca Rey) sono una coppia con figli ventenni che
non si ascolta più (“surreal-realistica”
la scena in cui lei elenca quarti di bue appesi ai muri del
soggiorno, pur di attirare l’attenzione del marito assente),
con due amici single perennemente in cerca dell’amore:
Marianna, insegnante (Amanda Sandrelli) e Edoardo, medico ASL
(Lorenzo Gioielli).
Viene in mente la commedia
inglese “Tradimenti”
di Harold Pinter (anche lì c’erano coppie stanche
e traditrici) e si ringrazia l’italianità della
commedia in questione: non si finge; le bugie del marito fedifrago
sono talmente evidenti da sembrare quasi innocenti; la moglie
sboccata è simpatica e autoironica; l’amante
è sognante e sensuale; il dottore è riflessivo.
Non c’è giudizio sui personaggi, l’autore
lascia scegliere allo spettatore su chi immedesimarsi e il
pubblico coglie l’invito commentando a voce alta le
battute in cui si riconosce. I personaggi sono ben rappresentati
dal testo e dagli interpreti. Su tutti spicca Edy Angelillo,
fluida nella parte di Gemma, le dona mille sfumature senza
indugiare o strafare, con estro e misura.
C’è una tale armonia
tra gli attori e la trama che è difficile capire se
la riuscita dello spettacolo dipenda dall’uno o dall’altro;
gli attori passano dal dialogo al monologo interiore con estrema
facilità, senza mai confondere lo spettatore. È
uno spettacolo rodato e i due anni di rappresentazione si
notano con piacere. Il finale è aperto e poetico grazie
ai versi di W. H. Auden: «Ditemi la verità, vi
prego, sull’amore». «Quando viene, verrà
senza avvisare», sembra sussurrare Edoardo.
“Non
c’è tempo amore” ha tutti
gli ingredienti per rappresentare la commedia all’italiana
di oggi. C’è poco altro da aggiungere, senonché
bisogna andarlo a vedere e goderselo.
[deborah ferrucci]
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