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Autore |
Chiara
Caimmi, Riccardo Fazi, Claudia Sorace
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Regia |
Claudia
Sorace |
Direzione
tecnica |
Maria
Elena Fusacchia
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Costumi |
Fiamma
Benvignati
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Suono |
Riccardo
Fazi
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Consulenza
alla rumoristica |
Edmondo
Gintili
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Consulenza
alla drammaturgia |
Giuseppe
Acconcia
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Gihan
Ibrahim, detta Gigi è una giovane blogger egiziana,
fa parte di quella schiera di reporter improvvisati
che tramite i social network hanno saputo raccontare,
meglio dei canali mainstream, la rivoluzione egiziana.
“Muta Imago, pictures
from Gihan” è un tributo
alla sua figura e a quella di tanti altri ragazzi coraggiosi,
che dai loro micro-display hanno raccolto la testimonianza
di uno dei momenti storici più importanti del
Medioriente. Una rivoluzione sofferta, che ha coinvolto
anche il mondo oltre i confini egiziani, tanto da stimolare
la curiosità della regista Claudia Sorace e del
drammaturgo Riccardo Fazi, affascinati dai racconti
di Gihan.
Muta Imago è stata
l'inevitabile evoluzione artistica di questo percorso
di ricerca: «Volevamo ricostruire quei fatti
a partire da tutte le tracce che di quelle giornate
erano ancora presenti e rintracciabili su internet.
Con il tempo ci siamo affezionati al tuo sguardo,
che sentivamo vicino al nostro, seppure così
lontano. Così, ci siamo messi a ricostruire
in scena quelle giornate di rivoluzione a partire
da te. Per questo motivo abbiamo cominciato a cercarti,
a scriverti, senza però avere mai risposta».
Un'ammirazione che sembra assopirsi con il ritorno
alla normalità nel Medioriente. Ma il 30 giugno
2013 scoppia una nuova rivoluzione in Egitto e servono
nuove motivazioni su come documentare quell’esperienza
che appare così simile eppure così diversa
dal suo passato. Nuove tracce di Gihan a raccontare
altre sofferenze, altre storie. Ci si chiede: è
la stessa rivoluzione? Cosa ne pensa la gente che
la vive? Cosa cambia realmente nelle loro vite? Come
si costruisce una rivoluzione a partire dalla persona?
Il progetto Muta
Imago è ormai un'impellenza artistica: ricostruire
quelle sensazioni, quelle esperienze vissute durante
un'estate di ricerca, al seguito delle speranze di
Gihan. Un esperimento d'avanguardia che mette lo spettatore
a confronto con singolari tecniche espressive: dalle
proiezioni al phon su un microfono, dai post sui social
network alle immagini di quei giorni. Una modalità
espressiva ardita, che non sembra rendere giustizia
alla passione che ha infiammato i due autori. Sebbene
la verosimiglianza sensoriale tenda di norma a coinvolgere
appieno lo spettatore, la sensazione che resta al
termine dello spettacolo è quella di un prodotto
assai approssimativo, che non racconta nulla di storico
e non costringe alle dovute riflessioni sociali (che
si presuppone fossero il fine ultimo della ricerca).
Un'opera forse molto vicina alla figura di Gihan (al
limite della mitizzazione), ma troppo lontana dall'Egitto
che sarebbe stato bello raccontare. [gianluigi
cacciotti]
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Interpreti |
Clauda
Sorace, Riccardo Fazi
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Produzione |
Muta
Imago
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In
scena |
fino
al 17 novembre presso Teatro Biblioteca Quarticciolo
| Roma
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Anno |
2013 |
Genere |
drammatico |
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