Mumble Mumble ovvero confessioni di un orfano d'arte


Anno
2012

Genere
monologo

In scena
fino al 19 febbraio
Teatro Belli | Roma

Autore
Emanuele Salce,
Andrea Pergolari
Interpreti
Emanuele Salce,
Paolo Giommarelli
Produzione
Società per Attori

 

Come raccontare le gioie e i dolori di un figlio d’arte (doppio figlio d’arte in questo caso) e come parlare di se stessi, senza essere troppo autoreferenziali e stucchevoli?
Lo spettacolo di Emanuele Salce, figlio dell’omonimo regista e figlioccio del grande Vittorio Gassman, vince la sfida e risponde a queste richieste in modo elegante, originale ed ironico. Prima dell’andata in scena, nella solitudine di un camerino improvvisato, un attore impegnato a mettere in scena un importante testo letterario si ritrova a riflettere sul senso della vita, sugli episodi della sua esistenza e sul mestiere dell’attore. Aiutato da un assitente- spettatore tutto fare, il protagonista si racconta, attraverso aneddoti dell'infanzia e della prima giovinezza, confessando sogni, incubi e ossessioni legati in particolare ai temi dell’amore e della morte. Il tempo passa e si deve andare in scena, ma ci sono spettatori pronti ad assistere all’ennesima rappresentazione? Il finale ci spinge a riflettere anche sull’estrema fragilità del mondo del teatro.

Un monologo autobiografico costruito con passione e intelligenza, interpretato in modo magistrale da un degno figlio d’arte. Emanuele Salce, affiancato da Paolo Giommelli, (una sorta di ironico grillo parlante che tenta di consigliarlo per il meglio), con la sua capacità performativa, passa facilmente da momenti di estrema malinconia ad altri di grande ironia, impedendo allo spettatore di distogliere l’attenzione da ciò che avviene in scena. Scroscianti applausi al finale.
[annalisa picconi]