Un
monologo decisamente ‘sopra le righe’
quello che Chiara Caselli porta in scena al Piccolo
Eliseo. L'attrice è la protagonista di “Molly
Bloom”, lettura scenica tratta da “Ulisse”
di James Joyce. Suo anche l'adattamento e la regia.
La Caselli interpreta il monologo della moglie infedele,
cui è affidato l’epilogo del famoso romanzo
dello scrittore irlandese. Un fiume di parole e argomenti:
dal marito ai numerosi amanti, dalle perversioni sessuali
al rapporto con la figlia. Eppure uno spettacolo senza
emozioni, reso più freddo dall’uso del
microfono e dalla presenza del leggio, al quale l’attrice
getta palesemente l’occhio durante l'interpretazione.
Leggio che diventa allora protagonista dei ringraziamenti,
vista l’importanza che ricopre per l’intera
durata dello spettacolo.
Ad
una recitazione distaccata, si aggiunge una regia
troppo statica per un monologo composto da argomenti
più urlati che recitati. L’attrice rimane
sempre al fianco del leggio, aggiungendo noia alla
freddezza. Considerando inoltre la totale assenza
di musiche, si evidenzia la difficoltà ad interpretare
il testo, non adatto alle corde della Caselli, che
enfatizza anche i momenti drammatici.
“Ricordo
il mio primo incontro con Molly. Era Piera Degli Esposti.
E ricordo mia madre, preoccupata che io capissi. Capivo,
eccome. Era bellissimo, e semplice, e naturale. E
forse devo anche a quella Molly l’essere diventata
attrice”. Lo scrive la regista nelle note di
regia. Peccato che a mancare sia soprattutto la naturalezza
che ha apprezzato in Piera Degli Esposti.
[emanuela dolci]