|
Anno
2012
Genere
commedia con canzoni
In
scena
in turnè
|
Autore |
David
Greig |
Regia |
Gianpiero
Borgia |
Scene |
Giuseppe
Avallone |
Costumi |
Giuseppe
Avallone |
Musica |
Gordon McIntyre |
Interpreti |
Manuela
Mandracchia, Christian Di Domenico. Francesco Santalucia |
Produzione |
Teatro
dei Borgia, Teatri Abitati, Teatro Pubblico Pugliese,
Comune di Barletta, Casillo, Agricola del Sole |
Compagnia |
Teatro
dei Borgia |
|
Tributo
del drammaturgo scozzese contemporaneo David Greig alla sua
città, Edinburgo, lo spettacolo "Midsummer"
della rassegna teatrale Puglia in scena, fornisce la mappa per
percorrere i vicoli più folk della città, assaporarne
il gusto attraverso i suoi liquori e vini, conducendo il pubblico
per mano fino all’incontro tra i due protagonisti, Helena
(Manuela Mandracchia) e Bob (Christian Di Domenico). Un modo
per dire che «Change is possible» (il cambiamento
è possibile): di vita, di strade, della quotidianità
o del percorso prestabilito, ma solo se ci si lascia andare
alla casualità, ai sentimenti più autentici, alle
note e alla chitarra di un menestrello errante (Francesco Santalucia).
Ci sono momenti in cui i protagonisti ricordano le atmosfere
della pellicola "Quattro matrimoni e un funerale"
di Mike Newell, con quella frenesia, quei ritardi conditi da
ansia da inadeguatezza molto british e altri in cui i due si
rivolgono alle paure di tutti: generano tenerezza quei tentativi
di fuggire dai loro sentimenti, tema generazionale molto attuale.
È una storia d’amore moderna, con dialoghi ritmati
per compensare l’eccesso verbale; la trama è ben
cadenzata dalla ciclicità delle situazioni, dai toni
leggeri che esorcizzano i fantasmi dei protagonisti in quell’età
di mezzo, 35 anni, in cui si possono tentare i primi bilanci
per capire se smettere di essere considerata una «mucca
di nessuno», come si definisce Helena per la sua condizione
di donna separata, o quel Bob «rovina tutto», parodia
del cartone animato "Bob aggiusta tutto", per non
aver intrapreso la carriera di musicista.
Manuela Mandracchia si cala perfettamente nella parte, ha una
voce potente che a volte copre quella di Christian di Domenico,
è divertente nei buffi travestimenti, come con il peluche
gigante che le riscalda il letto; di Domenico, poi, ha una recitazione
spontanea ed efficace, meno teatrale ma comunque in sintonia
con la co-protagonista.
Si ride a cuor leggero, cullati da questa brezza teatrale che
forse non resta nel tempo. È qui ed ora.
[deborah ferrucci]
|