Nelle
risaie della Lomellina nel 1948, si incontrano uno sgangherato
cantante da balera Arturo Bonavia (Giampiero Ingrassia) e la
giovane, attraente un poco goffa mondina Michelina
(Maria Amelia Monti). Bonavia, per farla entrare nel mondo dello
spettacolo, si trasforma nel suo pigmalione. Contemporaneamente
il Cardinal Dorigo, nell'intento di proclamare santa Suor Ercolina
Corbella, viene a sapere che Michelina invocò il nome
della suora per salvare suo fratello da naufragio.
Durante il loro incontro i due
si scoprono innamorati, ma il Vaticano che disapprova il sentimento,
proverà di tutto per mettere i bastoni tra le ruote
ai due, usando lo stesso Arturo, convinto con la promessa
di uno spettacolo all'Ambra Jovinelli di Roma.
Michelina
è una commedia musicale di scritta e diretta da Edoardo
Erba che recupera alcune atmosfere neorealistiche cinematografiche,
“Riso Amaro” su tutti, per una messa in scena
che volutamente abbandona ogni scenografia. Come in uno dei
film più ambiziosi di Lars Von Trier, la scena è
sostituita da giochi di luci e lo spazio vuoto si va via via
costruendo attraverso l’utilizzo degli attori, a seconda
delle necessità e dei loro movimenti sul palcoscenico.
L’esito è una commedia
dai risultati altalenanti, incapace di scegliere un registro
e seguirlo per tutto lo svolgimento. Commedia, farsa, boutade
sono le coloriture che via via si succedono durante la storia,
con l'amore che alla fine, ovviamente, trionferà. Sempliciotta,
troppo reiterata in alcune gag, la commedia musicale mette
in risalto un Ingrassia che sul cantato mette in mostra una
voce potente ed intonata, mentre sul recitato si appoggia
ad un mestiere dignitosissimo. La Monti risulta un po' troppo
forzata nell’accento nordico, al punto da rischiare
in più di un'occasione la macchietta. Colorato e funzionale
il contorno della compagnia con Amerigo Fontani nel ruolo
del Cardinal Dorigo una spanna sopra. Uno spettacolo che magari
non si farà ricordare, ma che permette un paio di ore
di svagato e timido divertimento. Funzionale.
[fabio melandri]