Dopo
il successo televisivo a Quelli che il calcio…
Max Giusti, grande animale da palcoscenico, torna
eccezionalmente a Roma con un one-man-show in cui
se da una parte si mette a nudo come attore mettendoci
letteralmente la faccia su questioni di strettissima
attualità, sociale e soprattutto politica -
un vero campo minato - dall’altro si mette in
maschera riproponendo alcune della facce che lo hanno
reso famoso: dal Presidente della Lazio Claudio Lotito
all’imprenditore Stefano Ricucci per finire
con Aldo Biscardi.
Canta, balla, intrattiene, interagisce con il pubblico,
non risparmiandosi su nulla e nessuno. Purtroppo il
testo scritto dallo stesso Giusti coadiuvato da Paolo
Mariconda e Stefano Fabrizi, non è sempre all’altezza
dell’attore e se risultano azzeccattissimi i
suoi monologhi su Roma – le multe e la zona
ZTL – alla presenza del Sindaco Veltroni insieme
alle sue improvvisazioni con il pubblico, pronto a
dialogare ironicamente con lui come forse solo a Roma
può accadere, scivola spesso nel qualunquismo
quando volge lo sguardo sul palcoscenico nazionale
spingendosi in una critica a-politica, a-partitica,
a-……. sul sistema politico italiano.
Due ore di spettacolo senza sosta, altalenante e discontinuo
a cui una maggiore asciuttezza nell’esposizione
non avrebbe di sicuro guastato. Provaci ancora...Max!
[fabio
melandri]
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intervista max giusti |