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Autore:
William
Shakespeare |
Adattamento:
Valentina Marcialis |
Regia:
Valentina Marcialis |
Luci:
Antonio Biasini |
Costumi:
Paola
Romano |
Produzione:
Teatro
Arvalia/L’Officina Del Teatro |
Interpreti:
Luigi
Tabita, Valentina Marcialis, Fabrizio Marotta, Eduardo
Ricciardelli, Marco Di Campli San Vito, Andrea Paoletto,
Simona Cosimi, Laura Torresin, Livia Cascarano, Duccio
Mantovani |
Anno
di produzione:
2008 |
Genere:
drammatico |
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La
scena è nuda, richiama un altro Macbeth
allestito di recente: quello di Elena Bucci e Marco
Sgrosso prodotto dalla compagnia ravennate Le Belle
Bandiere. L’essenzialità scenica è
funzionale alla necessità di far emergere il
testo.
Nel 2008, che senso ha mettere in scena Macbeth? “Partendo
dal presupposto che il nostro sguardo è profondamente
mutato rispetto a quello infinitamente più
superstizioso di uno spettatore shakespeariano e che
qualsiasi tentativo di riprodurre pedissequamente
il testo è destinato a fallire – dichiara
la regista Valentina Marcialis –, abbiamo esplorato
gli aspetti apparentemente lontani ma in realtà
attuali e più fedeli alla pièce”.
Ma allora, invece di fare una riduzione di un’ora
e venti di un testo complesso e granitico non era
forse meglio mettere in scena, ad esempio, soltanto
alcuni personaggi? Il dubbio è che la rappresentazione
dell’intera storia di Macbeth possa avere un
senso solo nelle grosse produzioni degli Stabili,
con scenografie sfarzose e macchine sceniche (Luca
Ronconi debutta al Piccolo di Milano il 25 ottobre
proprio con un testo del Bardo).
Una giovane compagnia, dai mezzi economici modesti
ma non priva di entusiasmo e qualità artistica,
avrebbe potuto dare una rilettura veramente innovativa,
con una regia più coraggiosa.
William Shakespeare può mettere paura, ma una
volta accettata la sfida si poteva essere più
spericolati: basti pensare al geniale Mac
e Beth, proposto qualche anno fa dalla compagnia
Astorri Tintinelli, un vero e proprio show pulp-rock
divertente e disgraziato, dove i due protagonisti
gestivano un night-club e ripercorrevano il dramma
shakespeariano. Analizzando lo spettacolo, che ha
inaugurato la stagione del vitalissimo Teatro Arvalia,
risaltano le streghe e i loro movimenti e strisciamenti
subdoli e selvaggi. Ma la citazione d’obbligo
è per Luigi Tabita: un Macbeth intensissimo
il suo, che convince per l’intensità
e la drammaticità della sua interpretazione.
[simone
pacini]
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