Metti
insieme l'equipaggio di una compagnia aerea sull’orlo
di una crisi di nervi, una hostess un po’ schizofrenica,
un comandante burlone e infantile, un neo-arricchito
che parla sempre al cellulare con gli amichetti della
politica, un idealista borghese, un sacerdote, un
ex macellaio in cerca di avventure. Agita bene ed
ecco che ne viene fuori la commedia “Last Minute”,
in scena al Teatro 7 di Roma. Tutti i personaggi sono
in viaggio verso una meta esotica, la Thailandia,
spinti da motivazioni varie: il lavoro, il divertimento,
una civiltà incontaminata, una comunità
da proteggere, una facile conquista. Si ride con battute
semplici e situazioni tipiche del villaggio vacanze,
come l’animatore invadente che fa la corte alla
donna sposata, i falò sulla spiaggia, le gite
in barca.
Nulla rimane indenne. Il turismo di massa invade le
spiagge bianche come uno tsunami, le belle coppie
non resistono alle tentazioni di un’avventura
facile, le popolazioni indigene si lasciano tentare
dal fascino del denaro, mettendo a rischio la loro
genuina autenticità. Forse la hostess e il
comandante su quest’isola potrebbero riuscire
a conoscersi veramente e scoprire di amarsi da sempre.
Forse...
“Last
minute” vuole essere una commedia agrodolce,
in cui si ride e si pensa all’illusione della
meta turistica immacolata. Gli attori sono molto bravi,
energetici e la regia è accurata. Difficile
conciliare la leggerezza della commedia e la seria
riflessione finale. La figura del sacerdote, interpretata
molto bene da Alberto Bognanni, stride col clima festaiolo
del villaggio vacanze. Il finale è bello e
intenso, ma sembra incongruente con il resto. Un divertimento
semplice.
[deborah ferrucci]