|
Autore |
Francesco
Emanuele Benatti |
Regia |
Franca
Rame |
Scene |
|
Costumi |
|
Luci |
|
Coreografie |
|
Musica |
|
|
«Franca,
la donna con la quale ho trascorso quasi tutta la mia
vita e che da qualche mese mi ha lasciato, ha detto
e ripetuto, nei suoi scritti e negli interventi sia
in teatro che in dibattiti pubblici, che noi stiamo
vivendo in una società il cui programma fondamentale
è: disinformare». Con queste parole Dario
Fo introduce il suo ultimo impegno teatrale, dedicandolo
a Franca Rame che per una vita lo ha accompagnato, combattendo
attraverso il teatro, una lotta costante contro la politica
meschina e corrotta, alla maniera dei giullari.
Torna
a teatro Fo, con un testo tratto dal libro omonimo
scritto dalla Rame e ultimato negli ultimi giorni
di vita. È una testimonianza civile e politica,
che ripercorre l’amara esperienza come senatrice,
così drammatica da indurla alle dimissioni.
Il periodo di riferimento va dal 2006 al 2008: mesi
segnati da avvenimenti importanti. Il premio Nobel
ripercorre i sanguinosi fatti del G8 e il naufragio
di Lampedusa, dove muoiono centinaia di emigranti
africani, dando voce ai reali protagonisti. Difficile
dimenticare il racconto della ragazza tedesca, brutalmente
malmenata lungo i corridoi della scuola Diaz di Genova
o il racconto della ragazza somala che, durante l’arrivo
a Lampedusa, si trova ad allattare un figlio non suo,
già orfano. Con indignazione, ma anche con
la sottile ironia che lo contraddistingue, Fo racconta
fatti e gli interventi della senatrice: il presente
è affiancato a racconti più lontani,
risalenti ai tempi della giovinezza contraddistinti
dalle lotte sociali.
È soprattutto ai giovani e alle donne che Franca
Rame lascia questo documento: la forza e l’energia,
il costante impegno che ne hanno sempre contraddistinto
la vita diventano un esempio. Continua a stupire e
amareggia, nonostante il premio Nobel, il comportamento
censorio della Santa Sede, che non ha concesso lo
spazio teatrale dell’Auditorium Conciliazione
a Roma per la rappresentazione: si deve al Direttore
Artistico del Teatro Sistina di Roma la possibilità
della messa in scena. [giovanna
gentile]
|
Interpreti |
Maria
Chiara Di Marco, Roberta De Stefano, Eleonora
Barbacini |
Produzione |
|
In
scena |
• Sabato
25 Gennaio: FERMO - Teatro dell'Aquila
• Lunedì 3 Febbraio: MILANO - Piccolo
Teatro Strehler
• Domenica 16 Febbraio: BRA Aspettando
Collisioni -Palazzetto Bra-Sport
|
Anno |
2013 |
Genere |
grottesco |
|
|
|