La
magia di Raul Cremona è quella dell'artista
di razza: presenta i suoi trucchi di prestigiazione
con semplicità, sorrisi, ammiccamenti al pubblico,
ironico con se stesso e con gli artisti che gli fanno
da spalla, Felipe e il pianista Lele Micò e
con la platea che invita sul palco.
Sembra tutto lasciato al caso e all'improvvisazione.
Non lasciatevi ingannare: la regia cura tutto nei
minimi dettagli, Cremona non esce mai dai suoi personaggi.
E, soprattutto, sorprende perché dimostra che
la televisione a volte premia anche gli artisti di
valore. Il teatro è spietato in questo, se
non sei hai sostanza in quello che fai, se non sei
vero, fallisci.
Cremona supera la prova brillantemente, regalando
grosse risate, proponendo qualcosa di diverso dalla
tv anche quando presenta personaggi già visti
in televisione come "Omen" e "Jacopo
Ortis". Esilarante la battuta sulla moglie moderna
di Omen: "Mia moglie è olimpionica, cucina
ogni quattro anni". Il tutto condito con stile.
Scusate se è poco.
[deborah ferrucci]