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Anno
2011
Genere
commedia
In
scena
-
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Autore |
Alan
Bennett |
Adattamento/Traduzione |
Salvatore
Cabras,
Maggie Rose |
Regia |
Ferdinando
Bruni,
Elio De Capitani |
Luci |
Nando
Frigerio |
Interpreti |
Elio
De Capitani,
Ida Marinelli,
Gabriele Calindri,
Marco Cacciola,
Giuseppe Amato,
Marco Bonadei |
Produzione |
Teatridithalia |
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Siamo
in una scuola inglese e un gruppo di adolescenti è alle
prese con l’esame di ammissione all’Oxbrige, ovvero
agli esclusivi college di Oxford e di Cambridge. Otto ragazzi
dalle personalità diverse: il bello, il timido, lo sportivo,
il credente e così via. Siamo nei primi anni Ottanta,
in un’Inghilterra nella quale si respira forte l’aria
conservatrice della politica della Thatcher. Il docente di letteratura
Hector (interpretato da un fantastico Elio de Capitani), è
un insegnante appassionato dei grandi poeti, creativo e anticonformista.
Il suo è un modo di insegnare che parte dal presupposto
che la cultura è la cosa più importante: il sapere
deve essere appreso per se stesso e non per conquistare una
posizione sociale ed economica più elevata. Questo modo
di educare, ovviamente, si scontra con la visione, opposta e
ottusa, del preside.
La lotta diventa più forte quando arriva Irwin (un Marco
Cacciola alle volte poco incisivo), un giovane professore, incaricato
di spiegare ai ragazzi i trucchi per influenzare il giudizio
della commissione. Il conflitto si fa subito acceso ma non sarà
il giovane professore a mettere ko Hector. Sarà lui stesso
e il suo vizietto di palpeggiare gli studenti mentre li accompagna
in moto a segnarne la sconfitta.
Il testo di Alan Bennett è intelligente e poetico, ricco
di citazioni e rimandi a poesie, canzoni, film, commedie. La
regia di Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani ne coglie tutte
le potenzialità, accrescendole con una messa in scena
funzionale (un unico spazio le cui varie parti sono alternativamente
illuminate, lasciando oscurato il resto) e guidando magistralmente
gli attori, sempre presenti sulla scena.
La compagnia tutta forma un'unica voce: il risultato è
uno spettacolo che conquista dal primo minuto. Nessuno degli
otto ragazzi (vincitori del Premio Ubu Nuovo attore under 30),
cerca di prevaricare gli altri e si ha l’idea che nel
cast si respiri un’atmosfera tale da creare – ad
oggi difficilissimo da rinvenire – la vera magia del teatro.
[patrizia vitrugno]
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