La
bottega d’arte Fanny & Alexander continua
la propria proposta di teatro che dialoga con il cinema
in una pièce comica ed audace come Him.
Su una scenografia minimalista, dove campeggia un grande
schermo sul quale viene proiettato il capolavoro della
storia del cinema Il mago di Oz, un improbabile direttore-dittatore
con le fattezze di Hitler doppia ogni personaggio, suono
e melodia del film. Da qui scaturisce un’irrefrenabile
ilarità che prende forma dai cambiamenti repentini
di espressione facciale e tono di voce.
La piccola Dorothy, lo spaventapasseri, l’uomo
di latta, il leone codardo ma anche il cinguettio degli
uccellini e i versi gutturali degli sgherri della strega
cattiva, si alternano vorticosamente generando un turbine
di parole assai simile al tornado che trasporta la protagonista
del film nel favoloso mondo di Oz.
Marco Cavalcoli, in una magistrale quanto estenuante
interpretazione, stupisce e stordisce il pubblico, suscitando
il riso e sorprendendo per la sua notevole versatilità
vocale, padronanza della lingua e mimica.
Il direttore - doppiatore sembra posseduto dall’opera:
ha il viso stravolto dalla fatica, contorce il volto
in modo quasi schizofrenico ogni qualvolta si appresta
a dar voce a un personaggio. Il suo aspetto suggerisce
una riflessione sulla mania di onnipotenza e le sue
manifestazioni negli ambiti più disparati; mentre
il paradosso visivo tra le immagini incantate della
pellicola e le connotazioni del direttore insinuano
una preoccupante ma divertente componente di follia.
In una parola: geniale. [paola
di felice] |
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