Lo
spettacolo “Un gioco senza regole, un emozionante
giallo tragicomico” è scritto e diretto
da Andrea Quintili. La storia narra una vicenda di
cronaca accaduta in un piccolo paese la cui banca
viene assalita da quattro rapinatori che si macchiano
anche di un omicidio. Fortuitamente, assiste all’accaduto
una bambina che, affacciatasi alla finestra della
propria abitazione, riesce a vedere in faccia i ladri.
Grazie alla sua testimonianza uno della banda viene
preso. Ma da quel momento la famiglia e la piccola
vengono minacciati al punto da dover fuggire e nascondersi
per anni all’estero.
La
storia comincia dieci anni dopo, nel momento in cui
lo zio di Patrizia decide di aprire una pensione nel
palazzo dove abitava la nipote. Nel piccolo albergo
si presentano clienti di ogni tipo: tra loro si nascondono
anche i delinquenti tornati “in loco”
per uccidere la giovane testimone che ora ha quasi
vent’anni: tra equivoci e colpi di scena, il
giallo si snoda verso l’enigmatica soluzione
finale.
Lo
spettacolo, seppur ricco di buona volontà e
impegno, rivela diverse carenze sia al livello registico
che drammaturgico. Le gags e i tempi comici a volte
sono sacrificati per le troppe ripetizioni e imprecisioni.
Anche lo spazio scenico non sembra ben vissuto dagli
interpreti, che a volte risultano goffi e schiacciati
da una scenografia ingombrante e poco consona ai movimenti.
Lo stile rimane a metà tra la commedia musicale
e la farsa: gli attori non cantano dal vivo ma su
basi musicali pre-registrate, quasi parodiando le
dinamiche sceniche che risultano eccessivamente caricate
ed esteriori. Ci si augura che con un lavoro più
attento e mirato, lo spettacolo possa migliorare in
qualità e resa.
[annalisa picconi]