Fiore
di Cactus debutta al Teatro Ghione con un nuovo
allestimento, curato da Guglielmo Ferro. Testo noto
al grande pubblico soprattutto grazie alla versione
cinematografica con Walter Matthau ed Ingrid Bergman
per la regia di Gene Sacks, è stato rappresentato
in Italia in diverse edizioni; si ricorda quella di
Alberto Lupo e Valeria Valeri. Nella versione attuale
i protagonisti sono due attori altrettanto noti al
pubblico: Franco Castellano ed Eleonora Giorgi.
La commedia narra la storia Giuliano Foch, un dentista
scapolo ed impenitente Don Giovanni, che per evitare
un coinvolgimento eccessivo con la nuova fiamma, una
ragazza di nome Tonia, si inventa di essere sposato
e con tre figli.
Questa
bugia gli costerà molto: Tonia, rassegnata
all’impossibilità di vivere pienamente
la sua storia d’amore tenta il suicidio. Il
gesto estremo della ragazza fa scattare qualcosa nel
cuore di Giuliano a punto da decidere di mettere la
testa a posto e sposarla. Ma come fare con la finta
moglie? Ecco pronta la fedele segretaria Stefania,
rigida e riservata, tirata dentro questo menage a
trois quasi contro la sua volontà, trasformarsi
in una donna bella e carismatica. Come sboccia il
fiore di un cactus, il vero amore sboccerà
e, combinando tutti i capricci, cupido scocca le sue
frecce cambiando le carte in tavola.
La
commedia è piacevole e di grande fruibilità,
bravi i protagonisti, per la prima Franco Castellano
è sostituito da Andrea Garinei, che ha saputo
rendere l’ambiguità e a volte la debolezza
del personaggio, così come Eleonora Giorgi
ha interpretato in modo originale e spontaneo Stefania,
non cadendo nei soliti stereotipi. Non vanno però
dimenticati la bravissima Giorgia Trasselli, la Signora
Durand e gli altri interpreti: Donatella Pompadour
frizzante e fresca Tonia, Guglielmo Guidi, Fabrizio
Barbone e Riccardo De Francesca, Federica Montanelli.
La regia ha saputo sfruttare bene, attraverso la dinamica
scenografia, i cambi da pochade che lo stile del testo
pur moderno suggerisce, rendendo il ritmo dello spettacolo
serrato e avvincente oltre che divertente. [annalisa
picconi]