La comicità
napoletana è di scena al Teatro Parioli con
“È arrivata
la felicità”, due atti
unici di Peppino De Filippo: “Aria
paesana” e “Don
Raffaele il Trombone”. Nel primo
si narra lo stralcio di vita di una famiglia di campagna,
non lontano da Napoli, dove il nipote di benestanti
agricoltori sogna un lavoro, la felicità ed
un avvenire al Nord: il giorno della partenza arriva,
ed il giovane lascia i vecchi zii pieni di rammarico.
La seconda pièce ha per protagonista un suonatore
di trombone. Modesto musicista, crede di aver incontrato
la fortuna quando incontra un ricco signore che si
presenta come famoso concertista e gli promette di
condurlo con sé in giro per il mondo. Ma il
destino beffardo gli giocherà l’ennesima
delusione...
In entrambe le storie -
umane e toccanti - si mostra senza troppi orpelli
una rappresentazione tragicomica dell’esistenza
che Luigi De Filippo (figlio di Peppino) sostiene
ironicamente in maniera encomiabile, sia dal punto
di vista registico che da quello attoriale. La rosa
di interpreti della Compagnia di Teatro Luigi De Filippo
è di livello e risulta evidente nella singola
caratterizzazione. La scenografia (ricca e borghese
prima, spoglia e triste poi) è classica, ma
varia completamente tra prima e seconda rappresentazione,
coerentemente alle esigenze di scena; adeguato anche
il disegno luci, che si limita ad un semplice piazzato
per entrambi gli atti.
Uno spettacolo
onesto, che non delude le aspettative di chi apprezza
il teatro classico e di svago, in cui riconoscersi
e ridersi addosso con leggerezza. Piacevole.
[benedetta cora']