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Autore:
Giku |
Regia:
Giku |
Scene:
Giku |
Compagnia:
Compagnia teatrale Agorà |
Produzione:Associazione
Culturale “La bottega dell’arte |
Interpreti:
Riccardo
Crucianelli, Roberto Maioriello, Legna, Davide Moggio,
Matteo Zenini, Federico Zenini, Paola Grigioni, Nicola
Colani, Gianmario Cesarini, Ruben Baldeon, Ilaria Amadei |
Anno
di produzione:
2006 |
Genere:
thriller |
In
scena:
domenica 2 marzo, h. 19,00 presso il teatro stabile
di S. Maria Assunta di Trevignano Romano. Biglietto
euro 8,00 Info e prenotazioni: 3397639847 |
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Una
fatiscente camera d’albergo: un letto sfatto,
un orologio inchiodato sulle 23, uno specchio lurido
alla parete accompagnato da un poster di Kandinskij.
Tre personaggi attendono nervosamente l’arrivo
di un quarto uomo.
Toni, presunta mente della banda, con una ragazza
ossessiva e sanguigna con cui fare i conti; Dante,
millantate origini tedesche alle spalle ed una venerazione
per il panino al wurstel; Zoyd, l’idiota del
gruppo, con il cervello sfatto da alcool, droghe e
chissà quale altro acido.
I tre, autori di una rapina, sono in attesa del ricettatore
a cui vendere la merce e svoltare una volta per sempre
nel mondo criminale. Ma per far carriera in questa
professione bisogna avere qualità ed una di
queste è la flessibilità… “la
capacità di adattarsi alle circostanze e di
fluire con le cose… come l’acqua, che
pur essendo molle e cedevole si insinua e scalza i
ponti più robusti… e come disse Lao –Tzu…’niente
è più morbido e flessibile dell’acqua,
e pure niente è altrettanto capace di vincere
il duro e il forte’ “ qualità che
sembra loro decisamente mancare nel momento in cui
saranno gli eventi a dominare le azioni dei tre, piuttosto
che il contrario.
Nel microcosmo che popola il fatiscente hotel in cui
sono rifugiati, vicini di camera scomodi ed invadenti,
un direttore d’albergo senza peli sulla lingua,
donne che vanno e donne svedesi che dovrebbero venire…
Ma come in ogni storia in cui piccoli personaggi si
infilano in storie troppo più grandi di loro,
nulla fila come dovrebbe e colpi di scena e ribaltamenti
di fronte si rincorrono fino al convulso e caotico
finale.
Doppio smalto, opera
prima di Giku (al secolo Luigi Molfese e Davide Zurlo),
nelle duplici vesti di autori e registi, è
un thriller pulp che pesca a piene mani nelle atmosfere,
nei colori, nei personaggi del cinema di Quentin Tarantino
e Guy Ritchie (Lock & Stock
- Pazzi scatenati; The
Snatch), attraverso una decostruzione dell’unicum
narrativo divenuta pratica consolidata sul grande
schermo ma coraggiosa ed originale se applicata alla
finzione teatrale.
Presentato dall’Associazione Culturale “La
bottega dell’arte” attraverso la compagnia
teatrale Agorà, Doppio
smalto vive dell’entusiasmo dei suoi
giovani attori non professionisti, che sopperiscono
alla mancanza di “mestiere” attraverso
l'impegno e quel pizzico di incoscienza capace di
conquistare e trascinare il pubblico presente, avvalendosi
di almeno un paio di fuoriclasse come Matteo Zenini,
irresistibile nel ruolo del vicino invadente Jerry
e Nicola Colani nel ruolo del gangster filosofo Alex
Spiega.
Il testo, impegnativo per l’alto numero dei
personaggi in scena e per i toni grotteschi e volutamente
esasperati che richiama, si gioverebbe di una maggior
asciuttezza di racconto e di dialogo, mentre la regia
punta a rendere il più possibile movimentata
la fissità delle quinte, ampliando lo spazio
scenico attraverso un uso frequente del “fuori
scena” e strumenti prettamente cinematografici
come il flash-back ed il flash-forward (inserti del
passato e del futuro rispetto al presente narrativo).
Nel complesso uno spettacolo che dimostra la vitalità,
la passione, l’entusiasmo che si nasconde dietro
il teatro mainstream. In scena per l’ultima
replica domenica 2 marzo, h. 19,00 presso il teatro
stabile di S. Maria Assunta di Trevignano Romano.
[fabio melandri]
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