L’onda
dei ricordi accompagna Giorgio Albertazzi in questo
viaggio nei versi di Dante: l'attore sceglie lo stile
della conversazione con il pubblico. La realtà
della vita di Dante e di Giorgio si mescola alla “seconda
vita”, la letteratura.
Dante colpisce e legge nel cuore di Albertazzi adolescente
che alle scuole medie si innamora della sua insegnante
di latino Cinita. Come per Paolo e Francesca nella
Comedia dantesca, così per Giorgio sarà
galeotta una lettura, quella dei versi danteschi.
Beatrice, donna amata da Dante, sarà la professoressa
Cinita per Giorgio, quell’ineffabile amore impossibile
che proprio perché tale sfugge all’usura
del tempo e resta come speranza di un amore possibile.
Albertazzi alterna l’interpretazione dei versi
danteschi della “Comedia” e della “Vita
Nova” con pezzi della sua vita, ricordi di scrittori
che hanno segnato la sua vita e commentato l’opera
dantesca come Borges, Eliot, Shakespeare, Ezra Pound.
In questo viaggio a ritroso nel tempo Albertazzi è
accompagnato da Ilaria Genatiem che interpreta la
professoressa Cinita in modo sensuale, “carnalità
femminile che diventa anima”, “carne che
si espande”, come recita il regista. Bellezza,
intelligenza, consapevolezza del corpo e anche pudore
nei confronti del maestro. Sia Ilaria Genatiem che
il percussionista Sciommeri, che accompagna i momenti
salienti dello spettacolo, a tratti appaiono quasi
intimiditi dalla presenza di Albertazzi sulla scena.
Nella parte centrale dello spettacolo, quando l'interprete
lascia il copione per lasciarsi andare al dialogo
con il pubblico, il ritmo ne risente, perché
la poesia ha bisogno di tensione. Sebbene questo dialogo
consenta allo spettatore di gustare il lato più
umano e divertente, la poesia è sempre altro
da noi, prende dal reale ma poi vola più alta.
Albertazzi è un professionista, lo sa, e si
riserva la tensione emotiva per il finale quando recita
uno splendido sonetto di Shakespeare all’amata
Cinita, ritrovata dopo tanti anni, ormai malata e
sola. Occhi e cuore dell’amore, essenza della
poesia.
Uno spettacolo per amanti del teatro, del gusto della
parola, delle evocazioni poetiche.
[deborah ferrucci]