Giocare
con il proprio corpo, con le mani, con gli strumenti
musicali disposti sulla scena, con il pubblico in
sala che risponde con entusiasmo, con dei pezzi di
tessuto e perché no, anche con un secchio.
Questo è lo spettacolo in scena al teatro Vittoria
di Roma. Questo è “Il
clown dei clown”, di e con David Larible.
Al pubblico della capitale forse risulta poco noto
questo artista che ha dalla sua una carriera lunga
e ricca. Per esempio ha rapito il pubblico del Madison
Square Garden di New York, portando a teatro più
di 120.000.
La
scena di apre con il compito clown bianco catalano
Gensi che tenta di cantare un'aria lirica. Ma un inserviente
a dir poco inappropiato arriva e, “mamma mia!”
manda all'aria i progetti musicali. Da questo momento
in avanti sulla scena prendere il sopravvento David
che, accompagnato dal pianista Stephan Kunz, crea
numeri su numeri, alcuni più poetici altri
più ironici, spesso ipnotizzando il disponibile
pubblico in platea. La composizione della sala: altra
caratteristica piacevole propria degli spettacoli
di Larible. Tra il pubblico ci sono molti bambini
che ridono, commentano e sogghignano delle scene spontanee
che si materializzano sulla scena. Perché questo
fa un clown: intrattiene e coinvolge. E vedere un
bimbo che sparge acqua sul palcoscenico, sputacchiandola
divertito, non ha prezzo!
In
genere il mondo del clown si associa al Circo, ad
un genere di vita a tratti malinconico e triste, che
la vita circense può nascondere. Con “Il
clown dei clown” nulla di tutto questo
accade: i minuti scorrono piacevoli e si aspetta il
prossimo numero. Da godere in compagnia.
[valentina venturi]