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Anno
2012
Genere
dramatico
In
scena
fino al 14 aprile
Teatro Vascello | Roma
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Autore |
Pascal
Rambert |
Adattamento/Traduzione |
Bruna
Filippi |
Regia |
Pascal
Rambert |
Interpreti |
Anna
Della Rosa,
Luca Lazzareschi |
Produzione |
Emilia
Romagna Teatro Fondazione |
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“Clôture
de l'amour?”. Fine di un amore. La conclusione,
definitiva, senza sconti o incertezze. «È finita.
Spero tu abbia una coscienza interiore». Così finisce
lo spettacolo di Pascal Rambert, che scava dentro le dinamiche
esemplari della vita di coppia e le mette in scena, senza che
diventino singole storie individuali. È un archetipo
sentimentale. Un duello amoroso. La coppia entra in scena, Lei
Anna (Anna Della Rosa) probabilmente ballerina e Lui Luca (Luca
Lazzareschi) un coreografo (forse, di certo sono due artisti),
e si arriva ex abrupto al punto. «È finita»,
dichiara Lui perentoriamente.
Da qui parte il lungo monologo maschile, in cui vengono spiegate
con solennità e vanità linguistica le motivazioni
inattaccabili che hanno portato alla fine del loro amore. Lei
ferma, immobile, bloccata sul punto da cui ha assorbito come
un dardo mortale la prima frase. Poi un intervallo – un
espediente registico che allenta la tensione e permette agli
attori di cambiare posizione – e si riprende. Ma ora è
dalla parte di Lei, della abbandonata e offesa, che si procede
verso la fine della storia.
Spettacolo rivelazione
all'ultimo Festival di Avignone, il testo è stato rappresentato
in otto lingue ed è valso al suo autore il Gran Premio
della Letteratura Drammatica in Francia. Rambert, drammaturgo
e regista nonché direttore del parigino Théâtre
de Gennevilliers, introduce il pubblico in una vera e propria
maratona tra paura e liberazione, tra domande e risposte che
si concatenano. Una sfida senza vincitori né vinti,
che fa rivivere momenti, frasi, attimi e stati d’animo
noti a chiunque abbia amato. Perché in fondo è
qui la fortuna e il limite del testo di Rambert: non offrire
un perché, un motivo scatenante, ma dare il dato di
fatto dell’evento. La scena è essenziale e funzionale,
è l’interno di una palestra, ma potrebbe essere
un non luogo qualsiasi. I due attori duellano con tenacia,
a Lazzareschi l’arduo compito di aprire le danze a fretto;
a Della Rosa quello di concludere (forse pecca di troppa fretta
nel ‘chiudere’ le battute). Intensità tagliente.
[valentina venturi]
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