Si
potrebbe pensare che toccando Frank Sinatra il rischio
sia di farlo rigirare nella tomba. Invece no. Anzi,
si mette anche un po’ più comodo. E se
lo può permettere, perché il lavoro
di Massimo Lopez non è affatto male.
“Ciao Frankie”
è il concerto tributo a Frank Sinatra presentato,
interpretato, cantato da Massimo Lopez che non pretende
certo di essere la reincarnazione di The Voice. Piuttosto
lui è Sinatra. O almeno secondo una delle numerose
gag che accompagnano l’intero spettacolo. Oltre
alle ottime reinterpretazioni delle hit di The Voice,
il protagonista regala intermezzi carichi delle sue
imitazioni più famose da Maurizio Costanzo,
a Monsignor Tonini sino ad arrivare al set completo
dei Presidenti della Repubblica.
È in questi monologhi che il talento di Massimo
esplode, affiancando le già notevoli capacità
canore, esaltando la mimica corporea, i tempi comici
e la grande creatività che lo rendono un’artista
realmente completo. Dal canto alla recitazione, l'ex
componente del Trio è realmente in grado di
sostenere un one man show. Per i giovanissimi, che
forse di lui ricordano solo il Cangurotto di Buona
Domenica, lo spettacolo può essere una piacevole
sorpresa e l’occasione di scoprire due nuovi
personaggi contemporaneamente: Lopez e Sinatra. Da
“My Way” a “New York New York”,
l’esibizione è accompagnata da un’orchestra
e dei coristi d’eccellenza come la Big Band
Jazz Company. Il piacevole palco del Teatro Quirino
ben si sposa allo stile richiesto dallo show, esaltandone
l’eleganza nei giochi di luce che sostituiscono
la scenografia, regalando tutta l’attenzione
agli interpreti. La regia di Giorgio Lopez, attore-doppiatore
di voci note come quella di Dustin Hoffman e Danny
De Vito, valorizza la dinamicità di Massimo
e degli altri interpreti come Giuliano Chiarello ed
i coristi.
Uno spettacolo fantastico per chi ama una comicità
ricca di sketch classici, accompagnati dalla grande
padronanza della mimica corporea. E per chi ama lo
swing di Sinatra, quel tizio che compare nel titolo.
.[simone salis]