Il catalogo


Anno
2011

Genere
drammatico

In scena
fino al 1 aprile
Teatro Quirino | Roma

Autore
Jean Claude Carrière
Adattamento/Traduzione
Valerio Binasco
Regia
Valerio Binasco
Scene
Valerio Binasco
Costumi
Sandra Cardini
Luci
Valerio Binasco
Musica
Arturo Annecchino
Interpreti
Ennio Fantastichini, Isabella Ferrari
Produzione
Angelo Tumminelli, Star Dust International

 

Un uomo solo in casa si sta preparando per andare al lavoro. Si tratta di Jean-Jacques (Ennio Fantastichini) un avvocato in carriera, noto Don Giovanni della Parigi bene. Prima di tutto però, compila un quaderno con precisione e soddisfazione. È il catalogo delle sue conquiste: vi inserisce dati anagrafici, valutazione fisica e sessuale delle donne che incontra. Non ha una buona memoria e così può tenere tutto sotto controllo. Ha già superato il centinaio di nominativi.

La mattina in questione, una come tante altre, entra di soppiatto nel suo appartamento Suzanne (Isabella Ferrari), una sconosciuta alla ricerca di un certo Philippe Ferrand. Suzanne è stanca. Si installa da subito a casa di Jean-Jacques, sconvolgendone l’ordine e la pulizia maniacale. L’insistenza, la testardaggine e ostinazione riescono a fare breccia nell’animo indurito dell’avvocato. Da fastidiosa, la presenza di Suzanne da gradevole, diventa necessaria, per trasformarsi in prestabilita. L’idea che possa andare a vivere in un’altra casa per Jean-Jacques diventa inaccettabile. Per non perderla di vista, l’avvocato lascia il lavoro…

Il Catalogo”, scritto da Jean Claude Carrière, ottenne grande successo di pubblico e di critica in Francia nel 1994, interpretato da Fanny Ardant e Bernard Giraudeau. Sul palcoscenico del teatro Quirino si avvicendano tra spintoni, risate e scambi sentimentali due attori consapevoli del bel ruolo da esibire e delle proprie capacità interpretative. Se la Ferrari colpisce per la perfetta immedesimazione nella straniera caparbia e pervicace, Fantastichini conferma la piena padronanza della scena. La regia di Binasco è di supporto alla recitazione: nulla toglie o aggiunge alla complessità dei personaggi. La scena - sempre di Binasco – tra pareti invisibili e ambienti realistici, si coordina ai movimenti e sentimenti dei due: al centro un letto che fa da collante e calamita ai dialoghi tra Suzanne e Jean-Jacques.

“Il Catalogo è una commedia delicata e divertente – scrive nelle note di regia Valerio Binasco -. Gioca con l'impossibile e con l'assurdo e l'autore sembra divertirsi molto a mandare a gambe all'aria le nostre pretese di vivere in una realtà “normale". Tutto si gioca nel dialogo tra un solo uomo e una sola donna. Sembra un gioco crudele, ma è un gioco divino. Perché l’amore è un Dio”. [valentina venturi]