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Autore |
Eugène
Ionesco
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Regia |
Marco
Carlaccini
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Scene |
Antonio
Belardi
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Costumi |
Antonella
D’Orsi Massimo
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Luci |
Giuseppe
Romanelli
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Coreografie |
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Interventi
sonori |
Claudio
Rovagna |
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Non
accade spesso di vedere rappresentato un testo come
“La cantatrice calva”
di Ionesco, alla Casa delle Culture capita. Un’opera
talmente “assurda” (appunto) che per essere
apprezzata senza che ne venga stravolta la genialità,
esige non solo una regia eclettica, ma anche attori
dotati di un profondo senso dell’ironia, in grado
di sostenere in maniera brillante l’estrema paradossalità
dei dialoghi.
La ridicolizzazione del teatro borghese su cui s’impernia
questa estrosa anticommedia, ambientata in una dimensione
da salotto inglese, vede sulla scena i coniugi Smith,
la cameriera, i coniugi Martin ed un pompiere. I protagonisti,
attraverso le surreali conversazioni, stigmatizzano
sardonicamente la grettezza piccolo-borghese canzonandone
dall’interno la viziosa routine e denunciandone
la mancanza di valori edificanti.
La
scenografia, scarna ma intelligente, vede alcuni cubi
ricoperti da tappezzeria utilizzati come sedute. Al
centro un orologio a pendolo, che nella parte inferiore
funge anche da ingresso all’ambiente di scena
assieme a due ulteriori aperture laterali sul fondo.
Luci e bui d’atmosfera ben utilizzati, con frequenti
ed efficaci occhi di bue sugli attori. I costumi,
spiritosi ed ironici, fatti anch’essi di tappezzeria
dai colori sgargianti, colpiscono per l’ingegnosa
trovata degli avambracci mantenuti rigidi da braccioli
incorporati agli abiti.
Evidente l’affiatamento degli attori della compagnia,
tutti molto bravi, che arriva al pubblico e con cui
simpatizzano senza difficoltà. Da evidenziare
l’interpretazione dei ruoli femminili, la Signora
Smith (Patrizia D’Orsi) e la Signora Martin
(Sara Poledrelli), misurate e taglienti allo stesso
tempo.
Una regia davvero intelligente, quella di Marco Carlaccini
(che sulla scena interpreta anche il Signor Smith),
con delle trovate e degli spunti originali, soprattutto
nell’utilizzo del corpo e nel gioco di rigidità
fisica degli attori. Da vedere. [benedetta
corà]
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Interpreti |
Marco
Carlaccini, Patrizia D’Orsi, Claudio Capecelatro,
Sara Poledrelli, Xhilda Lapardhaja, Ludovico
Nolfi
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Produzione |
progetto
indipendente autofinanziato di formazione e
spettacolo dal vivo anno 2013/2014 - Con il
patrocino di Roma Capitale (Municipio Roma 1)
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In
scena |
fino
al 15 dicembre, Casa delle Culture | Roma |
Anno |
2013 |
Genere |
Teatro
dell'Assurdo |
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