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Anno
2012
Genere
monologo
In
scena
fino al 16 dicembre
Ambra Garbatella | Roma
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Autore |
Elena
Guerrini |
Regia |
Elena
Guerrini |
Scene |
Martina
Troiano |
Costumi |
Agnes
Esenzyi |
Interpreti |
Elena
Guerrini |
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Un
romanzo, un blog, magliette e adesivi, pasticcini alla platea.
C’è tutto in “Bella
tutta – I miei grassi giorni felici”.
Tranne uno spettacolo teatrale, verrebbe da dire. Elena Guerrini
mette in scena una pièce che più che teatro sembra
essere un manifesto in favore delle grasse contro le magre che,
secondo il più trito degli stereotipi, sono tutte «stronze».
E gli stereotipi sono tanti, a
partire dal modo in cui la Guerrini «novanta chili di
libidine e bontà» secondo le celeberrime parole
di Fabio Concato, stigmatizza il problema dell’anoressia,
affronta la critica alle diete, discute con il pubblico di
liposuzione e interventi estetici. Gli ingredienti per un
comizio ci sono tutti. Peccato essere invece a teatro e patire,
terribilmente, durante l’ora di esibizione, dell’assenza
di una storia compiuta. La Guerrini, una nuvola rosa e nera
che si aggira più o meno svolazzante sul palco, è
anche brava, in qualche momento riesce addirittura a catturare
la simpatia degli spettatori; eppure tra Barbie e spazzole
rosa, riviste patinate e bignè non riesce a sollevarsi
al di sopra della grigia contestazione alla società
capitalista che ci vuole tutti magri e belli.
Poca sostanza, malgrado
la massa corporea della protagonista, nessuna consistenza.
[francesca romana buffetti]
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