È
in scena la commedia musicale intitolata “Attico
con vista… vendesi”. Il professor
Carlo Magni, divorziato da tre anni, vive da solo
in un piccolo attico con vista su Trastevere. Il suo
eremitaggio viene stravolto dall’arrivo del
nuovo vicino di casa Luigi Scavizzi un anziano stravagante,
unico erede della precedente proprietaria dell’appartamento,
la marchesa Scavizzi. Luigi, dopo quarant’anni,
incontra nel palazzo una vecchia compagna di giochi,
Dea, cantante professionista, spesso derisa e redarguita
dal professore per l’incapacità di parcheggiare
la macchina. Dapprima infastidito dall’invadenza
di Luigi, Carlo inizia ad aprirsi a questa nuova amicizia,
e scopre una forte affinità con Dea. Ma le
cose si complicano quando Luigi scopre di essere innamorato,
non corrisposto, di Dea. Altre difficoltà si
presentano: la misteriosa clausola, messa dalla zia
di Luigi nel testamento, sulla casa ereditata. Nel
traffico caotico di Roma, Luigi ha un brutto incidente
e mette in agitazione tutti gli abitanti del palazzo,
che insieme ad un’avvocatessa si ingegnano per
risolvere la questione dell’eredità mentre
lui è in convalescenza all’ospedale,
preparando un inaspettato finale.
Una commedia all’interno della quale momenti
musicali, che esaltano le più note canzoni
romane, si alternano ad altri di esilarante divertimento.
Simpatico e ammiccante il personaggio di Luigi interpretato
da Carlo Alighiero, in grado di riflettere pienamente
lo spirito dell’uomo romano. Bravi Fabrizio
Frizzi e Rita Forte, che cantano dal vivo accompagnandosi
al pianoforte. La regia è adeguata allo stile
della commedia. Interessante il vintage delle scelte
musicali. Applausi entusiasti al finale. [annalisa
picconi]