Alex e Franz sono in turnè in questi giorni
con lo spettacolo "Aria
Precaria". In un'atmosfera bianca e surreale
gli attori alternano dieci episodi, che con ironia
ed arguzia ruotano intorno alle diverse fasi della
vita umana. Con battute a volte amare, i comici giocano
sulle emozioni che spesso si nascondono dietro l'incontro
tra due individui.
Tutto
ha inizio in un limbo dove si aspetta l'assegnazione
della vita futura: qui due anime trepidanti s'incontrano
e parlando, scoprono le rispettive vite precedenti
e ciò che li univa, ma ancor più vengono
a conoscenza del loro futuro. E poi si racconta dei
mille modi in cui i destini si possono incrociare
per caso: sul ciglio di una strada, nel reparto maternità
di un anonimo ospedale, su una panchina al fresco
di un parco, in un vitalissimo centro anziani, su
un cornicione di un palazzo. In ognuno di questi momenti,
c'è di sottofondo la diffidenza: capirsi è
sempre più difficile, sbagliarsi sull'altro
è sempre più facile e spesso tutto viene
appianato dalla complessa, ma necessaria sopportazione.
I
personaggi così decontestualizzati si mostrano
nel loro aspetto più ridicolo, nei paradossi
e nelle contraddizioni con tutta la fragilità
che li contraddistingue, la riluttanza e nello stesso
tempo la volontà di conoscersi. Con abilità
Alex e Franz plasmano questo materiale umano, improvvisando
spesso su di un canovaccio ben costruito; sempre incalzanti
le battute e le storie irreali, che rubano la risata
al pubblico. Uno spettacolo che a tratti diventa uno
spaccato grottesco dei rapporti interpersonali, così
difficili e problematici ai nostri giorni. [alessandra
pistolese]