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Autore:
Pietro Garinei, Sandro Giovannini, Iaia Fiastri |
Regia:
Pietro Garinei, Sandro Giovannini e Johnny Dorelli |
Scene:
Giulio Coltellacci |
Costumi:
Giulio Coltellacci |
Musica:
Armando Trovajoli |
Coreografie:
Gino Landi |
Compagnia:
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Produzione:
Il Sistina |
Interpreti:
Gianluca Guidi, Valentina Cenni, Enzo Garinei, Marco Simeoli,
Marisa Laurito |
Anno
di produzione:
2009 |
Genere:
commedia musicale |
In
scena:
fino al 10 gennaio 2010 al Teatro Il
Sistina di Roma
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La
prima di Aggiungi un posto a
tavola al Teatro Sistina di Roma si è
trasformata in un celebration show, alla presenza
di Jaja Fiastri, co-autrice insieme a Garinei e Giovannini
dello spettacolo nel lontano 1974, del maestro Armando
Trovajoli, del coreografo Gino Landi e di Johnny Dorelli,
l’indimenticabile protagonista originale.
Uno spettacolo che, a 35 anni dal suo debutto (correva
l’8 dicembre), conserva ancora intatte le scenografie
di Giulio Coltellacci e l'imponente macchina scenica
che sfrutta appieno la funzionalità del palcoscenico
rotante del teatro romano.
La storia, liberamente ispirata a “After me
the deluge” di David Forrest, vede protagonista
Don Silvestro, il parroco di un piccolo paese di montagna,
che riceve un giorno una "inaspettata" telefonata:
Dio in persona gli ordina di preparare un'arca, in
vista di un secondo diluvio universale. Il giovane
parroco aiutato dagli abitanti del paese e intralciato
da mille inconvenienti (non ultimo il Sindaco Crispino,
che cercherà in tutti i modi di mettergli i
bastoni tra le ruote), tra mille dubbi riesce alla
fine nell'impresa. Ma l'arca non salperà mai.
Poco prima del diluvio un cardinale convince i paesani
a non seguire Don Silvestro che viene creduto pazzo
per la sua bizzarra idea, cosicché al momento
del cataclisma sull'arca si trovano solo lui e Clementina,
la giovane figlia del sindaco. Silvestro decide però
di non abbandonare né il paese, né gli
amici: a diluvio iniziato scende dall'arca. Dio vede
fallire il suo progetto e fa smettere il diluvio,
tutti sono sani e salvi, salvati dall'altruismo e
dall'amicizia del curato.
Oggi nel ruolo di Don Silvestro troviamo il figlio
di Johnny Dorelli, Gianluca Guidi, vero clone del
padre per presenza scenica e impostazione vocale,
sia nel recitato che nel cantato, che rappresenta
per Guidi il suo punto di forza ma al contempo la
sua prima debolezza. Accanto a lui nel ruolo di Clementina
la giovane Valentina Cenni, buona presenza scenica,
con incertezze su alcuni assoli di canto, voce tremolante
ed alcune stonature attribuibili immaginiamo all’emozione
del debutto. Completano il cast Marisa Laurito che
non convince pienamente e Marco Simeoli che nel ruolo
di Toto sembra fare il verso a Martufello.
Nel complesso uno spettacolo godibile, colorato, dai
buoni sentimenti e discreti ritmi, con alcuni momenti
di stanca - concentrati nel secondo atto - segnali
di un testo che inizia a mostrare le rughe di un tempo,
che una messa in scena “favolistica” riesce
solo in parte a coprire. Solito applauso entusiasta
alla calata dall’alto della bianca colomba a
conclusione dello show. Sipario.
[fabio melandri]
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