I
limiti esistono solo se ce li imponiamo
perché sentiamo il bisogno di essere uguali
Prenderà
il via da Roma, con un vero e proprio evento, il progetto teatrale
dell’Associazione culturale “Piazza 77” per
restituire agli audiolesi il piacere di assistere ad uno spettacolo
teatrale. Lunedì 30, al teatro Brancaccio, davanti ad
una platea di nomi noti della politica e dello spettacolo, l’associazione,
nonché compagnia teatrale, porterà in scena in
prima assoluta, lo spettacolo “Il Paradiso può
aspettare”, per la regia di Sebastiano Rizzo, in un innovativo
allestimento appositamente studiato per consentire anche a persone
con deficit auditivi di assistere alla rappresentazione.
Sostenuto
affettivamente da numerosi artisti - tra i quali, Paolo Belli,
Dodi Battaglia, Mario Biondi, Checco Zalone - il progetto “Il
Teatro del Silenzio” nasce con l’intento di colmare
una grave lacuna in materia di cultura ed intrattenimento per
non udenti. Comunemente, quando si pensa agli audiolesi, ci
si concentra sulle difficoltà quotidiane più pratiche,
e non sul diritto di godere pienamente di momenti culturali
e di svago. Ad oggi, infatti, mancano occasioni e rappresentazioni
pensate non solo per audiolesi, ma anche per loro, con spettacoli
che possano essere seguiti con eguale soddisfazione sia da normodotati
che da diversamente abili. Secondo le statistiche Istat, le
disabilità sensoriali, coinvolgono l’ 1,1 per cento
della popolazione da 6 anni in su. In particolare nel Lazio
54 individui su 1000, hanno difficoltà di vista, udito,
parola ( 17/1000 da 6 a 64 anni, 12/1000 da 65 a 74 anni, 25/1000
dai 75 in su ). La percentuale stimata di tutta la popolazione
con problemi di udito più o meno gravi è dell’1,7
per cento, cui bisogna sommare lo 0,7 della popolazione sordi
prelinguali. Non solo. Nei prossimi dieci anni, si ipotizza
un incremento intorno al 4-5 per cento.
Nata
lo scorso novembre, l’associazione “Piazza
77”, ha creato, con la consulenza del
dottor Marco Frattini, il progetto “Il teatro del Silenzio”,
cominciando da subito a concentrarsi sulle tecniche più
adatte a consentire questa “condivisione” di spazi
ed esperienze e studiando un nuovo modo di fare teatro, aperto
a persone con capacità sensoriali differenti, senza per
questo penalizzare l’aspetto artistico della messa in
scena. Lo studio teorico è stato poi testato sul campo,
in una serata al teatro Nino Manfredi a Ostia, in cui al pubblico
sono stati forniti appositi questionari sulle modalità
di fruizione dello spettacolo.
Tecniche
Dall’incontro tra pareri degli esperti e opinioni dei
diretti interessanti, si è giunti a definire le tecniche
attuali, che saranno utilizzate per la prima volta al Brancaccio.
All’adozione di specifiche soluzioni recitative ed espressive,
si aggiungerà la sopratitolazione dello spettacolo con
una tecnologia ad hoc, che la renderà perfettamente leggibile
in tutta la sala, senza alterazioni derivanti da fonti di luce
esterne.
Sinossi
“Il paradiso può aspettare”
Sandro e Silvia sono felicemente sposati, un giorno a causa
di un incidente Sandro muore ma rimane sulla terra in veste
di “fantasma”. Accanto a lui, a fargli da “guida”,
un angelo, rigoroso ma al tempo stesso frivolo.
Franco, collega di Sandro, scapolo e inguaribile donnaiolo,
starà vicino a Silvia nella disgrazia e finirà
per innamorarsene. Sandro, geloso, farà di tutto per
impedire l’avvicinamento dei due, ma con l’aiuto
dell’angelo capirà che il tempo non può
fermarsi e che la vita deve andare inevitabilmente avanti. Una
commedia brillante, divertente e romantica, che vuole essere
una riflessione sulla vita: da vivere – ed amare –
giorno per giorno.
A “disturbare” l’azione dell’angelo,
un diavolo, tra canzoni e coreografie eseguite interamente dal
vivo.
L’Associazione
L’Associazione culturale Piazza 77 nasce da un’idea
di Sebastiano Rizzo, Lisa Girelli, Francesco Montingelli e Nadia
Visintainer, artisti provenienti da diverse esperienze professionali,
convinti dell’alto ruolo educativo e cognitivo dell’espressione
artistica, non solo come mera produzione di oggetti estetici,ma
come linguaggio comunicativo per eccellenza. L’associazione
mira a promuovere la conoscenza e la fruizione diretta dell’arte
nelle sue forme più classiche: cinema, teatro, musica,
danza e recitazione. Ciò ha determinato la realizzazione
di spettacoli ed eventi destinati ad un vasto pubblico, con
particolare attenzione al mondo della disabilità.
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