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24 Gennaio 2009 | teatro brancaccio | roma SONO DI UN ALTRO PIANETA |
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di Antonio Giuliani Maurizio Franbandiera Alessandro Barca
con Pippo Lorusso Fulvio Calderoni Francesca Milani Oriana Pollio Alessandro Bordi |
Chi l’avrebbe mai detto… Sono ancora qui, di solito si dice che la crisi di un matrimonio arriva al settimo anniversario, essendo questo il mio sesto anno che mi lega al Teatro Parioli, spero nel prossimo futuro, di sfatare questo luogo comune, continuando questo sodalizio, che con il passare del tempo, non perde forza, anzi si consolida sempre più. Nello scrivere, dirigere ed interpretare la mia nuova commedia, relativa alla stagione teatrale 2008/2009, ho voluto dare spazio ad attori giovani e di talento, valorizzando l’enorme patrimonio che l’Italia possiede, un patrimonio fatto di costanza e passione, caratteristiche che devono appartenere a chi del teatro fa la sua vita. La commedia infatti proporrà un cast ampio e poliedrico, composto da due attrici e tre attori di assoluto spessore, i quali ruoteranno intorno al mio personaggio generando continui cambi di situazioni e dialoghi suggestivi. Una scenografia molto particolare, che muterà tra il primo e secondo atto, dando un cambio di ambientazione, sarà legata al filo logico dello spettacolo, dove gli oggetti, l’arredamento e i colori giocano un ruolo importantissimo. Un’opera nella quale, anche gli effetti audio e luci si integreranno perfettamente al suo interno, generando un prodotto uniforme sia nell’aspetto visivo che emotivo, dove non mancheranno situazioni imprevedibili e inaspettate, utilizzando musiche e coreografie che da sempre, fanno parte dei miei prodotti. In quest’occasione ho desiderato infatti uscire fuori dagli schemi, direzionando la mia attenzione, su due poli opposti appartenenti alla sfera emozionale che l’uomo possiede. Due stati d’animo tanto lontani quanto vicini nei loro modi d’interpretarli. La tristezza, sentimento che ci assale nei momenti di sconforto e la comicità, con la quale possiamo alleggerire situazioni e accadimenti. La differenza tra questi, riflettendo, sta nell’interpretare le nostre giornate. Giocando tra il pianto e la risata, voglio sottolineare la facilità con la quale l’essere umano riesce ad adattarsi a differenti comportamenti e come un’artista, in questo caso comico, sappia cogliere i lati positivi, anche dove questi risultano celati. La diversità in alcuni casi, riesce ad attrarre invece che ad allontanare. Circondato da un fidato gruppo di lavoro che da anni fa parte della mia compagnia, mi appresto a presentarvi un’opera, originale e frizzante, colma di messaggi positivi e riflessivi, in un mondo dove chi è diverso, viene etichettato e messo al margine, dove coloro che si espongono diventano non eroi ma bersagli, io mi sento, anzi io… “Sono di un altro pianeta”. . |
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