Crisalide,
alla sua sedicesima edizione, si presenta sul palcoscenico del
contemporaneo con un rinnovato interesse per artisti in grado
di ridefinire la scena come teatro del divenire nel mondo, in
costante rapporto con una realtà in continuo mutamento.
La necessità di precisare le cifre di questi divenire
ha da sempre portato la direzione artistica del festival alla
ricerca di teorici, studiosi, filosofi in grado di cogliere
o quantomeno puntualizzare lo scarto tra l’opera dell’artista
ed il mondo. Questo si traduce in una serie si incontri e nella
creazione di luoghi di riflessione posti strettamente a fianco
delle opere presentate dagli artisti stessi. Il titolo/tema
di quest’anno è: Ecosofia.
Per una ecologia politica, dove l’ecosofia, intesa
come rovesciamento della visione antropocentrica dell’uomo,
pone l’accento sull’importanza della processualità
delle esistenze.
Gli
artisti invitati sono: Cristina Rizzo, masque teatro, Pierpaolo
Leo, Alessandro Carboni, Gabriella Rusticali e Monica Petracci,
Catia Gatelli, mk, Kinkaleri, Motus. I teorici e studiosi ospiti:
Elisa Poli, Fabio Acca, Florinda Cambria, Tiziana Villani, Ubaldo
Fadini, Lucia Amara, Piersandra Di Matteo.
«La
decisione di procedere in modo così deciso verso l’ecosofia
passa poi attraverso un’altra passione – afferma
il regista di masque teatro Lorenzo Bazzocchi - che sta tutta
nella locuzione che Deleuze ci dona in Differenza e ripetizione:
quel “Precursore oscuro” che sembra sottendere a
tutti gli avvenire e quindi anche a tutti i divenire di diversa
natura che ci conducono attraverso e non dove. Il precursore
oscuro diviene così una sorta di vaccino contro tutti
quei processi di omologazione che conducono inevitabilmente
allo svilimento delle esistenze, alla mancata aderenza dell’umano
al proprio essere».
Ad
aprire il Festival è l’ultimo lavoro della compagnia
masque teatro, presentato recentemente al festival di santarcangelo
39, La Macchina di Kafka (domenica 4 ore
18 e 21 Ex-Filanda), un viaggio che raccoglie al suo
interno le suggestioni dall’opera dello scrittore di Praga
e le riflessioni sociali del filosofo Deleuze, un lavoro che
vede una forte interazione tra la macchina scenica e il performer,
un’azione performativa i cui esecutori sono una macchina
sonora, un pianoforte disklavier ed una attrice. Sul corpo sventrato
di un pianoforte, la tavola armonica è zona di reclusione
per l’interprete.
Lo spettacolo è seguito dal concerto
di Pierpaolo Leo, (domenica 4 ore 22.30 Ex-Filanda) musicista
salentino che propone una performance musicale elettroacustica
dal titolo Superfici, un lavoro con computer, chitarra elaborata
in real-time e sintetizzatori: uno studio sonoro sull’attrito
tra superfici con diversi gradi di ruvidità.
Il
coreografo sardo Alessandro Carboni presenta l’ultima
tappa del progetto What burns never returns dal titolo WBNR#8_Inverse
power of wavelengths (martedì 6 ore 20 Ex Filanda).
Nato da esperienze di residenza ad Hong Kong, il lavoro vuole
ripensare “il progetto dello spazio urbano non come qualcosa
di dato, ma come luogo di esperienza e produzione in cui il
corpo nelle sue diverse specificità, diventi l’agente,
l’asse portante di discussione e di cambiamento”.
Alessandro Carboni, insieme alla studiosa Elisa Poli intavoleranno
dopo lo spettacolo un dialogo sui temi dell’urbanizzazione
in relazione al lavoro del coreografo.
Al dialogo segue la performance Esse di
Gabriella Rusticali e Monica Petracci (martedì 6 ore
22.30 Area Sismica), un’attrice e una videomaker.
Le due artiste si misurano con tempo e spazio, spostano l’attenzione
sull’ascolto usando immagini, canto, suono e musica dal
vivo, guidate dal ritmo della chitarra elettrizzata di Vanni
Bendi.
Catia
Gatelli presenta ka-mi (mercoledì
7 ore 20.30 e 22 L’antico granaio): “La tecnologia
dilaga meraviglia e deflagrazione nei cervelli, io continua
a cercare una arcaica umanità. Intravvedo oggi una sola
possibilità di dire questo io: nel soliloquio profondo
della voce che entra ed esce ad ogni respiro dalla caverna del
corpo umano”, una partitura a 4 voci, in un percorso che
unisce musica e vita.
I
romani mk presentano in prima assoluta il nuovo lavoro speak
spanish (giovedì 8 ore 21 Ex Filanda). Per Bazzocchi
il lavoro di mk è emblematico nel consacrare la condizione
del divenire.
«Quando certe strutture di movimento prendono forma vedo
questa continua conquista o perdita: la prima se il volume vuoto
lo si considera come un pieno di energia, la seconda se lo si
prende per un rilascio istantaneo di entropia. Emblematico è
il caso di mk: è presente una sorta di ironia, di distanza,
che separa queste due fasi, che, avevo tralasciato di dire,
possono convivere. Come fossero fantasmi. Il problema è
di non lasciarseli alle spalle, ma lanciarli oltre la propria
traiettoria».
La
compagnia di Prato Kinkaleri propone il suo ultimo spettacolo
IO MENTO (venerdì 9 ore 20.30 Ex
Filanda) un lavoro che trae origine dal capolavoro di
Jean Genet, Le serve: “le molteplici apparizioni della
parola in un solo corpo, le molteplici sembianze, i molteplici
scambi di ruolo diventano opera senza relazione col senso delle
cose e la loro moralità”.
Motus,
storica compagnia del teatro di ricerca, propone Let
the sunshine in_(antigone) contest #1 (sabato 10, ore 20 Centro
Ippico Cortesi), ultimo lavoro che li vede confrontarsi
con un grande classico: Antigone. “Antigone, né
sposa, né madre, esce danzando, solitaria, dalla rete
delle genealogie e delle filiazioni... E questa fuoriuscita
dalle gabbie familiari, questa indignazione suprema che la spinge
a dire NO, sprezzante di tutto e tutti, ci cattura. Antigone
è una figura politica, eminentemente politica, che in
questi anni di opache prese di posizione e imbarazzanti conservatorismi,
ci piace porre nuovamente sotto la "luce del sole".
Chiude
Crisalide la performance di Cristina Rizzo, frutto di una residenza
all’interno del festival dall’1 all’11 ottobre,
TALKIE-WALKIE (domenica 11, ore 18 Ramo
Rosso). Un lavoro collettivo della coreografa e danzatrice
toscana con il coreografo Michele Di Stefano e le studiose Lucia
Amara e Piersandra Di Matteo, parte finale di un progetto produttivo
che, partito lo scorso anno, ha visto Cristina Rizzo impegnata
in un lavoro a passaggio di mano dove la stessa partitura è
stata rielaborata da 3 coreografi.
Il
tema dell’ecosofia, il rapporto strettissimo che la compagnia
Masque mantiene con la figura intellettuale e filosofica di
Gilles Deleuze, l’attenzione all’idea della Figura
sono alla base delle esposizioni di studiosi e intellettuali
di grande rilievo nazionale che si alterneranno negli spazi
di Crisalide.
Florinda Cambria, docente di filosofia e studiosa di Artaud,
e Fabio Acca, critico e studioso di teatro, propongono due interventi
(venerdì 9, ore 22 Ex-Filanda) che hanno come fulcro
il corpo senza organi a partire da Artaud dai titoli: L’ANATOMIA
DELL’AZIONE. Corpo e danza della crudeltà
di Florinda Cambria e LA BOCCA COME ORIFIZIO
L’Artaud sommerso di Demetrio Stratos, per Fabio Acca.
Di
fondamentale importanza per il progetto Crisalide è la
presenza sabato 10 (ore 21.45 Ex Filanda) di Tiziana Villani,
filosofa e direttrice della rivista Millepiani, ispiratrice
delle tematiche sviluppate dal festival, che propone un intervento
dal titolo Ecosofia e Ubaldo Fadini, docente di Estetica e attento
studioso di Deleuze con l’intervento Le “teste cercanti”
e l’ecologia politica.
Info
e prenotazioni: tel. 0543/370506 mob. 393/9707741 | e-mail
masque@masque.it | www.masque.it
|