I MOSTRI
OGGI va considerato a tutti gli effetti il terzo capitolo
rispetto agli illustri precedenti dei film ad episodi I MOSTRI,
diretto nel 1963 Dino Risi e I NUOVI MOSTRI (1977), diretto
a sei mani da Dino Risi, Mario Monicelli ed Ettore Scola,
capisaldi della commedia all’italiana in pillole.
Anche qui, nei vari episodi caustici, vengono parodiati tutti
i vizi, le debolezze e le paure dell'Italia contemporanea.
Perché passano gli anni, passano i decenni ma i difetti
che affliggono l' Italia sono sempre gli stessi, qui illustrati
in episodi divertenti, amari, grotteschi, fulminanti: cinismo,
avidità, indifferenza, falso perbenismo, cialtroneria,
vanità e via “difettando”.
Ciascun episodio, di durata e struttura diverse, ruota intorno
a delle figure centrali, in genere caricaturali, che saranno
interpretate da tre attori principali (Diego Abatantuono,
Giorgio Panariello e Claudio Bisio), i quali compariranno
sia alternativamente che insieme, così come in altri
episodi con Sabrina Ferilli, Angela Finocchiaro, Carlo Buccirosso
e molti altri ancora...
Alcuni episodi sono assai brevi e fulminanti ed hanno la durata
e la struttura di uno sketch, altri presentano invece le costruzioni
più elaborate di un racconto.
Note
degli sceneggiatori
Quando Age, Scarpelli, Maccari, Petri e Scola scrissero I
MOSTRI per Risi, raccontare i vizi, i guasti e le ciniche
perversioni del popolo italiano che si affacciava allora al
boom economico (era il 1963), fu una vera sorpresa. Tra le
risate amare e le gag ferocissime che caratterizzavano quegli
episodi, si annidava un messaggio occulto e inquietante: ATTENZIONE
I MOSTRI SONO TRA NOI e IL MOSTRO, anzi, POTRESTI ESSERE TU!
Persone all’apparenza normali, integrate, in qualche
caso addirittura integerrime, che si rivelavano essere dei
veri mostri di egoismo, di opportunismo, di superficialità
o di mera (ancorché umana) perfidia.
A quel film, una quindicina d’anni dopo, ne seguì
un altro: I NUOVI MOSTRI - girato a sei mani da Risi Monicelli
e Scola - altrettanto graffiante e fortunato.
E oggi?,
ci siamo chiesti, l’uomo moderno è cambiato?
E’ cresciuto? Ha superato le piccole meschinità
per arrivare ad essere animale Morale oltre che Sociale? Bah,
mica tanto, ci siamo risposti. Anzi. I vizi e le contraddizioni
di un mondo ormai ricco e industrializzato non sono poi così
differenti da allora, né nella sostanza né nelle
dinamiche psicologiche dei suoi protagonisti. Sono cambiate
le tipologie, le patologie, i sogni e i bisogni che la nostra
società impone, ma la mostruosità che vi si
annida, quella è rimasta intatta.
E allora
ecco i nostri mostri di oggi…
Una coppietta di camerieri d’albergo, ottimisti e sconsideratamente
felici di vivere in un mondo di lupi...
Un divo della tivvù, tanto popolare quanto amato dal
“suo pubblico”, che per il “suo pubblico”
arriva anche a presenziare magnanimamente a cerimonie private
come matrimoni, battesimi o funerali...
Un giovane che seduce e circuisce una giovane disabile facendole
credere che sia lei il suo Unico grande Amore, quasi quanto
La Magica Roma…
Una psicoanalista famosa e narcisista che deprime ancor di
più un suo paziente affetto da mal di vivere …
Un vescovo sensibile e solerte che convince un uomo a non
commettere peccato buttandosi nel Tevere …
Un padre moderno e aperto a tutto ma non ad un certo vizietto
del figlio…
Una famigliola in partenza per la villeggiatura, costretta
ad abbandonare il proprio cane in autostrada...
Un gruppo di golfisti snob che dall’alto del loro perbenismo
borghese si piccano di essere dei gran signori…
Una vecchia nobile, arrogante e nostalgica, che, costretta
in sedia a rotelle, maltratta il suo badante mentre passeggiano
per Villa Torlonia rievocando i tempi che furono…
Due improbabili filantropi che cavalcando la retorica della
solidarietà, accolgono sciaguratamente intere famiglie
di extracomunitari…
Due genitori affettuosi ma indigenti che spingono la figlia
a rinunciare al matrimonio e a mettere “la testa a posto”...
Una mamma amorevole ma profondamente frustrata, improvvisamente
felice per un’ora di notorietà nel meraviglioso
mondo della tivvù…
Un boss mafioso che si fa progettare una “seconda casa”,
in realtà un bunker…
Un pirata della strada che si preoccupa del faro anteriore
del suo SUV ignorando un ferito che giace sull’asfalto,
due coniugi borghesi ed egoisti che lo raccolgono e lo caricano
a bordo della loro automobile…
Tre fanciulle in fiore, che con la grazia e l’innocenza
della loro tenera età, sognano solo di fare shopping
negli inarrivabili negozi griffati…
Un gruppo di bagnanti felici che popolano allegramente una
spiaggia del prossimo futuro …
Questi,
in grandi linee, gli episodi che andremo a raccontare in questo
allegro film dei giorni nostri,sperando di far ridere alle
lacrime, ma anche di far riflettere un po’ su questo
nostro mondo sgangherato e difettoso, proprio come fecero
qualche anno fa i nostri predecessori (e per un paio di noi
anche progenitori).
[Franco
Ferrini, Giacomo Scarpelli, Silvia Scola, Marco Tiberi, Enrico
Oldoini]