Chi vive
a Roma li osserva con un pizzico di fastidio mentre si fanno
fotografare davanti al Colosseo. Chi non ci vive, i turisti
in primis, li guardano con un pizzico di simpatia mentre si
fanno fotografare con loro davanti al Colosseo. Sono i Centurioni,
figuranti vestiti da antichi romani che sbarcano il lunario
come possono.
Sergio
è uno di loro, un ex stuntman di Cinecittà infortunatosi
sul set di un film americano. La sorella Maria, con cui Sergio
divide l'appartamento nell'estrema periferia romana, 'lavora'
da casa per una hot-line erotica. Due vite alla deriva, finché
un giorno fa comparsa nella loro vita Milan, immigrato clandestino
ma con tanta volgia di lavorare e sopratutto molto più
credibile come centurione che non il nostro romano de' roma
Sergio...
All'ultimo
Festival del Cinema di Roma, fu un piccolo caso, sopratutto
per il movimentato accesso in sala. Oggi chissà se
la gente farà a spinta per entrare in sala per vedere
Benur, un gladiatore in affitto,
la commedia teatrale di Giovanni Clementi oggi portata sullo
schermo dal regista Massimo Andrei.
Al Festival ottenne un buon riscontro tra il pubblico in sala,
vuoi per il tono leggero, divertente e divertito della messainscena,
vuoi perchè sembrò una boccata d'aria fresca
in mezzo a drammi, drammoni ed incomprensibili pippe intellettualoidi.
Fuori
da tale contesto vedremo, per una pellicola che con i suoi
vizi e virtù trasuda romanità da ogni poro e
che rappresenta un'ottima prova d'attore di Paolo Triestino
nel ruolo di Milan. Per il resto è una commedia scacciapensieri
ben immersa in un contesto di difficoltà economica
e sociale come quella in cui viviamo, il chè non guasta,
visto che sorridere fa bene al cuore e riflettere al cervello.
Benur viene incontro ad entrambi queste pulsioni e direi che
ci possiamo accontentare senza pretendere troppo da quello
che rimane nonostante tutto un film da gustare senza troppe
aspettative. [fabio
melandri]