Esiste un film (cinema o serie tv) ambientato a Roma in cui qualcuno non dà una testata a un altro?
No, ormai la Roma rappresentata è un delirio di violenza un tanto al chilo, di politici corrotti, di preti che fanno orge, di fiumi di sangue e cocaina, di donne pronte a vendersi per un paio di scarpe, di papponi col ciuffo colorato, di mortacci tua sparati col megafono.
E’ un ridondare di luoghi comuni, un manierismo ormai insopportabile maleodorante, anche stilisticamente, con queste luci livide, i san pietrini bagnati traslucidi, con le inquadrature della Roma più bella a fare da contraltare ieratico e indifferente alle sordide storie che si raccontano.
E’ tutta fuffa, banalità espressiva, speculazione commerciale. Lo stesso Carminati a cui hanno dato 21 anni di galera in un’intercettazione si mette a ridere sulla capitale raccontata dalle serie.
Roma è tutt’altro, molto più banale, molto meno bella, molto più vera.
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