Morale: il maschio è vigliacco, la femmina in fondo pure, l’unico valore è la famiglia che va preservato col tradimento sistematico.
Il film è “Forza Maggiore” per la regia di Ruben Östlund.
Moglie, marito e due figli vanno nelle alpi francesi per una settimana bianca. La vacanza si trasforma lentamente in un incubo esistenziale. Su un misunderstanding (o presunto tale) la coppia si sgretola, il nucleo familiare sembra decomporsi e alla fine della settimana nulla sarà più come prima.
Il controcanto alle vicende di questa famigliola svedese allo sbando è la natura immobile, implacabile, bella, amorale. Inquadrature e panoramiche sulle montagne e sul candore nella neve si alternano alle vicende dei protagonisti, quasi a sottolinearne la miseria rispetto a tanta bellezza. Siamo in area Sorrentino: qui la macchina da presa è più statica quasi solenne, là è più mobile, estetizzante.
Il film è ben costruito, sapientemente angoscioso (la scuola nordica), bello pesante e nonostante tutto scorrevole. Il doppio finale didascalico annacqua e smorza la tensione.
Contromorale: la settimana bianca è roba per single o amanti transitori. Per una coppia consolidata è preferibile starne alla larga.
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